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Data di scadenza: arriva una nuova etichetta? “Spesso buono oltre”

di Gianmichele Trotta

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Dall’Unione Europea arriva una nuova proposta, che riguarda la data di scadenza degli alimenti. L’obiettivo principale è quello di cercare di ridurre gli sprechi; secondo l’esecutivo di Bruxelles, aumentando la durata di vita degli alimenti sarà anche possibile ridurre tonnellate di rifiuti alimentari.

La proposta della Commissione Europea

La proposta, lanciata dalla Commissione Europea, prevede di inserire nella data di scadenza l’ulteriore dicitura: “spesso buono oltre“. Come riportato da TGCom24, la nuova etichetta non andrà a intaccare la presenza di quella classica a cui siamo abituati, “da consumarsi preferibilmente entro“; costituirà bensì un’aggiunta, per chiarire meglio la conservazione degli alimenti e, di conseguenza, ridurre gli sprechi.

Tale riduzione degli sprechi, per l’appunto, sembra essere il motivo principale della proposta. Secondo la Commissione Europea, questa manovra potrebbe far risparmiare tonnellate di rifiuti alimentari, che hanno un costo di smaltimento esorbitante per la comunità europea. Ogni anno, infatti, vengono prodotte 57 tonnellate di rifiuti alimentari soltanto nell’Unione Europea; questi, si riporta su TGCom24, hanno un costo di smaltimento di circa 130 miliardi di euro.

Reazioni alla nuova data di scadenza

Le reazioni alla proposta non si sono fatte attendere; molte personalità hanno già espresso la propria opinione a riguardo, a partire da Sabine Pelsser, capo unità della direzione generale per la salute della Commissione Europea. Pelsser ha espresso le difficoltà nella realizzazione di una proposta favorevole per tutti:

Il tema dell’etichetta nutrizionale fronte-pacco è davvero molto complesso dal punto di vista sia politico sia tecnico

La dirigente ha aggiunto poi di essere già a lavoro per “presentare una proposta che risulti convincente per le Pmi, gli Stati membri, l’Europarlamento e i cittadini“. Anche Coldiretti ha espresso il proprio parere sulla questione, valutando positivamente il possibile “stop al Nutriscore”; tuttavia, ha tenuto a chiarire:

È importante mantenere in modo chiaro la dicitura ”consumare preferibilmente entro”, per dare al consumatore un limite temporale di garanzia sul mantenimento delle caratteristiche di qualità di ciò che porta in tavola“.

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