di Domenico Scala
Dan Cooper (o D. B. Cooper) è un personaggio criminale sconosciuto ai più. Eppure, la prima puntata della serie tv “Loki” ha seminato un easter egg a dir poco clamoroso che non è sfuggito agli occhi degli spettatori più attenti.
Dan Cooper: l’incredibile vicenda di un criminale degno di un film Hollywoodiano
In un flashback, il Dio dell’inganno sale a bordo di un aereo di linea e annuncia all’assistente di volo di avere con sé una bomba. Ottenuti 200.000 dollari di riscatto, Loki si fa aprire il portellone dell’aereo e si lancia in volo con un paracadute, prima di sparire nel nulla…
Ma quella che sembra essere soltanto una simpatica scenetta d’azione è in realtà una storia vera, anche se incredibile: quella del criminale noto come D. B. Cooper!
Loki as D.B. Cooper
il particolare che può essere sfuggito a molti nel primo episodio della serie #Loki~thread pic.twitter.com/jLEpLuPIkf
— martina??/ SINNER STAN (@mincantospesso) June 11, 2021
Il 24 Novembre 1971 un uomo, spacciatosi per Dan Cooper (omonimo personaggio dei fumetti degli anni ’50, protagonista di avventurose storie aeree), salì a bordo di un Boeing 727 di linea in partenza da Portland e diretto a Seattle. Una volta decollato l’aereo, passò un biglietto ad un’assistente di volo, sussurrandole: “Signorina, farebbe meglio a dare un’occhiata a quel biglietto. Ho una bomba”. Mostrata la bomba all’assistente quel tanto che bastava, l’uomo dettò le sue richieste: 200.000 dollari americani (equivalenti oggi a circa 1,2 milioni di dollari), quattro paracadute e un’autobotte pronta per il rifornimento dell’aereo al momento dell’atterraggio a Seattle. Accettate le condizioni, la polizia consegnò quanto pattuito e l’aereo poté ripartire in direzione Città del Messico (come richiesto dallo stesso Cooper). A questo punto l’incredibile gesto del criminale!
Una spia luminosa si accese nella cabina di pilotaggio, segno che il portellone posteriore era stato aperto, e per circa due ore non si seppe più nulla di ciò che accadde sull’aereo. Ma, atterrati a Reno, un’accurata ricerca confermò che l’uomo aveva abbandonato il velivolo, probabilmente gettandosi in volo con due dei quattro paracadute richiesti.
“Mistero” risolto? Non questa volta!
Nonostante un’estesa caccia all’uomo e continue indagini, l’autore non venne mai localizzato o identificato con certezza e, pur considerando che potesse non essere sopravvissuto ad un lancio così rischioso, la questione è rimasta ufficialmente irrisolta fino al luglio 2016, quando l’FBI decise di archiviare il caso. Nessuna prova conclusiva è emersa a svelare la sorte di Cooper e numerose teorie si sono succedute nel corso degli anni, senza tuttavia essere mai state confermate. Nel tempo molte persone hanno affermato di essere D. B. Cooper, ma non si è mai giunti alla verità dietro questo “mistero”, che probabilmente è destinato a restare irrisolto per sempre. Quel che però è certo, è che la teatralità di questo criminale è quanto di più vicino nella realtà a quella del Dio dell’inganno nella fantasia dei Marvel Studios.
Gloriosi propositi!
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di Domenico Scala
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