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Crisi Russia-Ucraina: gli sviluppatori di STALKER 2 chiedono aiuto

di Lorenzo Fazio

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Nelle ultime ore non si sta parlando di altro che non sia l’invasione russa nei territori ucraini. Oltre alle moltissime dichiarazioni dei leader europei e le richieste d’aiuto del presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelens’kyj, si è sollevata un’altra debole voce, ma che colpisce nel profondo il mondo del gaming. I membri di GSC Game World, lo studio di Kiev dietro STALKER 2, hanno postato sui loro social un appello al mondo intero, chiedendo qualsiasi tipo di intervento.

L’appello degli sviluppatori per l’Ucraina

La Federazione Russa ha dichiarato guerra all’Ucraina. Il futuro è sconosciuto, ma siamo sicuri delle nostre Forze Armate e del nostro Paese. Chiediamo a tutti: non mettetevi da parte e aiutate chi ne ha bisogno“. Queste sono le parole degli sviluppatori della serie di STALKER, pubblicate sul loro profilo Twitter. Il messaggio si conclude con le coordinate bancarie delle Forze Armate ucraine, spronando a supportarle economicamente.

In un altro post, gli sviluppatori hanno richiamato anche l’attenzione di “tutti i nostri colleghi nell’industria videoludica, i giocatori, i blogger“. Nessuno dovrebbe essere indifferente di fronte a questi terribili avvenimenti: non esprimersi di fronte a certi eventi significa indirettamente appoggiarli.

ucraina

Non solo GSC Game World: anche Frogwares chiede aiuto

Anche Frogwaresanch’esso studio ucraino che ha sviluppato i giochi di Sherlock Holmes The Sinking City, ha chiesto aiuto sui social. “Non possiamo restare a guardare. La Russia attacca la nostra madrepatria e nega la sovranità all’Ucraina. Stiamo cercando di rimanere al sicuro, ma questa è una guerra, non ci sono dubbi. Chiediamo a chiunque di costringere Putin a ritirarsi dalle nostre terre“. Concludendo poi il messaggio con l’hashtag #StopRussianAggresion.

Gli stessi sviluppatori hanno poi aggiunto, in un altro tweet: “Siamo una Nazione pacifica e in tutti gli anni trascorsi da quando abbiamo ottenuto la nostra indipendenza, non abbiamo mai attaccato o minacciato nessuno. A causa di questa situazione, il nostro lavoro sarà influenzato e le nostre vite possono essere distrutte“.

La situazione è ancora incerta, e non si sa ancora cosa accadrà nelle prossime ore. L’unica cosa che possiamo fare è accogliere questi appelli e aiutare i popoli in difficoltà con qualunque mezzo che è a nostra disposizione. Per rimanere aggiornati sulla situazione, continuate a seguire Nasce, Cresce, Informa. Cliccate qui per altri articoli:

di Lorenzo Fazio

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