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Corea del Nord lancia un missile balistico verso il Giappone: tensione alle stelle

di Antonio Stiuso

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Ad accorgersi del missile è stata la Guardia costiera giapponese, che ora teme un test nucleare. Il governo della Corea del Sud, in una nota, dichiara che la serie di provocazioni della Corea del Nord rafforzerà ulteriormente l’alleanza con gli USA; mentre l’Unione Europea parla di “palese violazione del diritto internazionale”.

Esperimenti balistici: il missile della Corea del Nord

La Corea del Nord non intende fermare i test missilistici; durante la notte, infatti, Kim Jong-un ha ordinato di lanciare un missile balistico a raggio intermedio che ha sorvolato il Giappone. Secondo la guardia costiera giapponese, il missile, per fortuna, è caduto in mare; ma le autorità hanno chiesto comunque ai cittadini di Hokkaido e Aomori di rintanarsi nei rifugi sotterranei o semplicemente di rimanere in casa.

Secondo il Comando di stato maggiore congiunto sudcoreano, il lancio, avvenuto alla mezzanotte dell’ora italiana, è partito da Mupyong-ri, nella provincia settentrionale di Jagang. Sembra si tratti, secondo quanto riportato da La Repubblica, di un Hwasong 12, che ha volato per 4.500 chilometri, superando il Giappone, prima di cadere in mare. Non è la prima volta si utilizza un missile del genere e il presidente sudcoreano, Yoon Suk-yeol, parla di “sconsiderate provocazioni nucleari”, mentre per il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, si tratta di “Aggressione ingiustificata e palese violazione del diritto internazionale”.

La Casa Bianca condanna fermamente queste esercitazioni e, tramite il consigliere per la sicurezza nazionale Jack Sullivan, sta coordinando una “risposta internazionale adeguata e solida” con i Paesi interessati; evidenziando così l’impegno del Governo statunitense nella difesa del Giappone e della Corea del Sud.

Qual è il motivo di queste “esercitazioni”?

I test balistici effettuati dalla Corea del Nord arrivano dopo le esercitazioni militari congiunte condotte da USA, Corea del Sud e Giappone. La Corea del Nord condanna da anni queste esercitazioni e teme che siano il preludio di un’invasione; così facendo, quindi, Kim vuol rendere operative le armi del suo arsenale, facendo pressione soprattutto su Washington, affinché accetti il suo Paese come Stato nucleare, un riconoscimento necessario per ottenere la revoca delle sanzioni internazionali.

Lo scorso mese, infatti, l’Assemblea Suprema del Popolo (il Parlamento della Corea del Nord) ha approvato un nuovo testo dove viene ampliato il concetto di Stato dotato di armi nucleari facendolo diventare irreversibile. Inoltre, dopo questa riforma, l’esercito nordcoreano ha l’autorizzazione di eseguire automaticamente attacchi nucleari contro le forze nemiche se si ritiene che il Paese sia minacciato. In conclusione, secondo quanto riferito dagli 007 sudcoreani, il dittatore nordcoreano ha completato i preparativi per un possibile test nucleare che potrebbe essere effettuato tra il Congresso del Partito Comunista Cinese di metà ottobre e le elezioni di Midterm Usa di novembre. Giusto per gettare ulteriore benzina sul fuoco su una situazione internazionale già di per sé piuttosto tesa.

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