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Coppa Italia, l’importanza di una competizione spesso snobbata

di Federico Minelli

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Parliamoci chiaro: la Coppa Italia non viene considerata nel giusto modo dalle squadre italiane. Vuoi per il format, che favorisce le “big”, vuoi per il poco appeal che la competizione offre, spesso e volentieri la Coppa nazionale passa in secondo piano. Quest’anno, però, per le squadre rimaste in gara, la Coppa può rivelarsi un’opportunità non da poco, per i più vari motivi.

Cremonese e Fiorentina, la semifinale che non ti aspetti

Proprio per il format di cui sopra e per un paio di risultati sorprendenti, la prima semifinale di Coppa Italia sarà tra Cremonese e Fiorentina. I grigiorossi stanno già vivendo un sogno: pur non avendo ancora vinto un match in Serie A sono arrivati nelle migliori quattro di Coppa, eliminando, tra le altre, Napoli e Roma. La vittoria finale, per loro, sarebbe più che un’utopia, non solo per il premio in denaro (si guadagnano 10 milioni in totale) e per aggiungere un trofeo alla propria bacheca, ma anche per quella suggestiva possibilità di giocare l’Europa League da outsider, chissà, magari anche dalla cadetteria.

Sognare non costa nulla, ma c’è la Fiorentina sul loro cammino. I gigliati inseguono una Coppa Italia che manca nel loro palmarès dalla stagione 2000/2001, e sono di nuovo vicini alla finale. Il doppio scontro con la Cremonese può sembrare più facile sulla carta, ma nel calcio mai dare nulla per scontato, le sorprese sono sempre dietro l’angolo. L’accesso in Europa fa gola anche alla società di Commisso, che comunque può giocarsi le sue carte anche per una qualificazione direttamente dal campionato.

Fiorentina (@Shutterstock)

Coppa Italia, Inter-Juve, la semifinale delle big

Ecco la parte di tabellone dove le “big” hanno avuto terreno fertile. L’Inter, dopo aver sconfitto l’Atalanta, vuole andare fino in fondo e non cedere il passo, anche per difendere il titolo vinto lo scorso anno. La qualificazione all’Europa ingolosisce di meno, anche perché i nerazzurri sono ben messi in campionato e la qualificazione in Champions è un obiettivo concreto, ma i 10 milioni possono servire per vari motivi. Inoltre, un trofeo è pur sempre un trofeo: vincere aiuta a vincere, a creare quella mentalità vincente che per una società come quella nerazzurra dovrebbe essere una costante.

Tra l’Inter e la finale c’è la Juventus. Nell’anno più difficile dell’ultimo decennio, per i bianconeri in questa stagione la Coppa Italia diventa un traguardo più che importante. La penalizzazione inflitta e le altre che potrebbero arrivare complicano la qualificazione in Europa e spaventano non poco dalle parti di Vinovo; di conseguenza, la vittoria della Coppa Italia darebbe un’importante svolta anche in ambito economico alla stagione della Juve, che almeno per questa stagione sembra essere più concentrata sulle questioni extracalcistiche.

Sono rimaste in quattro per una Coppa Italia, ambita da tutte anche se per motivi diversi: ora il pallone pesa, per una competizione che prova a rilanciarsi grazie alle ambizioni delle competitrici.

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