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Cip e Ciop Agenti speciali, la recensione: un ritorno inaspettato

Disponibile dal 20 maggio su Disney+, “Cip e Ciop Agenti speciali” è un film diretto da Akiva Schaffer. Nel cast troviamo John Mulaney, Andy Samberg, Kiki Layne, Eric Bana, Flula Borg e Dennis Haysbert.

Serie di successo nata nel 1989, “Cip e Ciop Agenti speciali” ritorna dopo più di 30 anni in modo inedito. Con una pellicola in tecnica mista e metacinematografica, i due scoiattoli della Disney si riuniscono per un nuovo e grande pericoloso caso. Oltre a mostrare i due protagonisti con i loro caratteri differenti che danno vita alle dinamiche del film, il lavoro di Schaffer vede su schermo un mondo pieno di personaggi iconici degli anni ’80 e non solo. Ma oltre le apparizioni di determinati personaggi, “Cip e Ciop Agenti speciali” è qualcosa di più?

Il ritorno dei Rescue Rangers

Cip e Ciop vivono tra i cartoni animati e gli umani nella Los Angeles dei giorni nostri, ma le loro vite ora sono molto diverse. Sono passati decenni da quando la loro serie televisiva di successo è stata cancellata, e Cip (John Mulaney) ha ceduto a una vita di ordinaria quotidianità di periferia come assicuratore. Ciop (Andy Samberg), nel frattempo, ha subito un intervento di chirurgia CGI e lavora nel circuito delle convention nostalgiche, alla disperata ricerca di rivivere i suoi giorni di gloria. Quando un ex membro del cast scompare misteriosamente, Cip e Ciop devono ricucire la loro amicizia spezzata e vestire nuovamente i panni di Agenti Speciali per salvare la vita del loro amico.

Da una delle premesse più semplici al mondo, la nuova avventura dei due scoiattoli inizia. Questo porterà non solo i protagonisti a riavvicinarsi, ma regalerà allo spettatore una pellicola divertente piena di citazioni e cameo di ogni genere. Utilizzando la tecnica mista, il film mette in evidenza questo mondo dove gli umani e i cartoni animati vivono insieme. Dalle convention fino ad arrivare alle forze di polizia, i due mondi si incontrano e convivono in una sorta di nuova normalità.

Tanto divertimento e non solo

Uno dei punti di forza della pellicola è la differenza tra i due protagonisti. Dopo il successo alla fine degli anni ’80, i due scoiattoli prendono strade diverse e questo porta a far emergere le differenze caratteriali e non solo. Se Cip ha preferito una vita normale da assicuratore, Ciop ha sempre cercato di ritornare alla ribalta nel mondo dello spettacolo, tanto da diventare un personaggio in CGI. Oltre ad evidenziare i tratti caratteriali differenti, “Cip e Ciop Agenti speciali” sfrutta questa dinamica per mettere su schermo in modo maggiore la tecnica mista. Su questo aspetto ci ritorneremo successivamente.

 

 

“Cip e Ciop Agenti speciali” non è un semplice film per famiglie, ma molto di più. Se la comicità che fa da base al racconto è molto basilare, questa si mostra ugualmente funzionale strappando senza difficoltà una risata allo spettatore. Ma il film di Akiva Schaffer è molto più di una commedia revival dei due scoiattoli. Questo perché la pellicola è decisamente metacinematografica, mettendo di fatto i protagonisti e non solo in un mondo realistico dove non sono personaggi di finzione, ma reali. Questa infatti è l’occasione per regalare numerosi cameo al pubblico in modo decisamente irriverente e sorprendente.

Come in “Chi ha incastrato Roger Rabbit”

Proprio come nel film del 1988 diretto da Robert Zemeckis, “Cip e Ciop Agenti speciali” presenta la tecnica mista e numerosi personaggi in cameo inediti. Ad esempio è possibile trovare lo stesso Roger Rabbit nella pellicola, fino ad arrivare a dei cameo a dir poco sorprendenti animati e no. Ma il punto più alto viene raggiunto con la presenza di vari personaggi del mondo Disney e non, è dato da un ormai invecchiato Peter Pan. Villain del film, l’ormai cresciuto e ultra quarantenne Peter, è uno dei personaggi più irriverenti e sorprendenti della pellicola.

 

 

Ma non è solo l’ex capo dei bambini perduti dell’Isola che non c’è a sorprendere lo spettatore. Pan è semplicemente la punta dell’iceberg della quantità di personaggi che appaiono in forme inedite all’interno del film. Ma per non rovinarvi la sorpresa, vi rimandiamo direttamente alla visione della pellicola. Ma se queste apparizioni con la tecnica mista funzionano, il merito va anche ad un comparto tecnico e una regia sapiente nel combinare realtà e finzione in una cosa sola.

Il ritorno gradito della tecnica mista

“Cip e Ciop Agenti speciali” riporta su schermo dopo tantissimo tempo la tecnica mista. Oltre a venir sfruttata per poter raccontare al meglio le differenze tra Cip e Ciop del presente, come detto già in precedenza, viene utilizzata per poter mostrare questo mondo dove i cartoni fanno parte della realtà. Il tutto è amalgamato molto bene su schermo, rendendo al meglio questo dualismo “normale” per loro e differente per il pubblico. Ma se la pellicola ha una pecca, questa è possibile trovarla in alcune dinamiche presenti nella pellicola e alla sua semplicità che non può essere apprezzata da tutti.

 

 

A emergere come contro più evidente, è la gestione dell’unico personaggio umano protagonista interpretato da Kiki Layne. La detective non ha un grandissimo background, come del resto tutti gli altri personaggi (in casi come questo non è un male). Ma a differenza dei protagonisti, il personaggio della Layne viene introdotto e lanciato troppo velocemente nelle dinamiche che fanno da padrone la pellicola e il rapporto tra i due scoiattoli.

Considerazioni finali

“Cip e Ciop Agenti speciali” riporta in vita due personaggi “dimenticati” in modo completamente inedito. Sfruttando il linguaggio del meta cinema e la tecnica mista, i Rescue Ranger ritornano in azione dopo più di 30 anni. Con una comicità semplice ed efficace, che però potrebbe non essere apprezzata da tutti, la pellicola intrattiene, diverte e omaggia in modo scherzoso o meno numerose IP Disney e no. A spiccare inoltre è la gestione clamorosa dell’invecchiato Peter Pan nelle vesti inedite di villain. Unica nota negativa di una delle pellicole più sorprendenti del 2022, è il lavoro fatto sull’unico personaggio umano interpretato da Kiki Layne. Nonostante questo, “Cip e Ciop Agenti speciali” resta una buona pellicola d’intrattenimento atta a divertire e a omaggiare gli anni passati e non solo.

Pro

  • Il ritorno della tecnica mista su schermo;
  • Le dinamiche tra Cip e Ciop;
  • La vasta presenza di cameo e citazioni da ogni dove;
  • La semplicità della sua comicità che strappa ugualmente il sorriso.

Contro

  • La gestione della protagonista umana interpretata da Kiki Layne.

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Gabriele Di Nuovo

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