Lo scorso 26 Febbraio, il presidente del Chelsea Roman Abramovich ha rassegnato le dimissioni a causa del conflitto tra Russia e Ucraina. Il governo inglese ha imposto delle sanzioni economiche all’imprenditore russo e il club londinese ne sta subendo le conseguenze. Andiamo a vedere nel dettaglio cosa può fare e cosa non può fare il Chelsea.
Nella conferenza stampa della vigilia della partita di ritorno degli ottavi di finale di Champions League, vinta poi dai Blues in casa del Lille per 2 a 1, l’allenatore del Chelsea si è espresso a riguardo delle sanzioni imposte al presidente Abramovich: “Finché vestiremo questa maglia, finché saremo una squadra saremo competitivi. Ci sono delle restrizioni che dobbiamo affrontare. Stiamo cercando di organizzare le cose nel modo più professionale possibile, ovviamente sarà complicato”.
Il tecnico tedesco dovrà essere bravo a tener concentrata la squadra sui prossimi impegni. Il club inglese è impegnato su più fronti: quarti di finale di Champions League (venerdì scopriremo l’avversario), quarti di finale di FA CUP (sabato contro il Middlesbrough) e piazzamento nella prossima Champions League da certificare visto che a 10 giornate dalle fine il vantaggio sull’Arsenal è di 8 punti, ma i Gunners hanno una partita da recuperare e il vantaggio potrebbe ridursi a 5 punti.
Il governo inglese ha rilasciato al Chelsea con un permesso speciale valido fino al 31 maggio per poter concludere la stagione, giocando tutte le partite restanti di Premier League e Champions League. Il segretario alla cultura inglese Nadine Dorries si è espressa a riguardo dichiarando: “Abbiamo concesso al club una licenza in modo che possa adempiere ai suoi impegni, pagare il suo staff e i possessori di biglietti esistenti possano assistere alle partite. Sappiamo che le squadre di calcio sono beni culturali e ci impegniamo a proteggerle”.
A Stamford Bridge continueranno ad essere attivi vari servizi, tra i principali steward e rinfreschi, fino a un limite di circa 500mila sterline. Il club continuerà a percepire i diritti tv ed eventuali bonus in tutte le competizioni. Il ricavato verrà altresì congelato
I problemi per il Club londinese sono molti. Solo gli abbonati potranno continuare ad assistere alle gare del Chelsea da qui fino alla fine della stagione. I tifosi non potranno acquistare i biglietti né merchandising. La prossima finestra di mercato si aprirà dopo la scadenza della licenza. Ricordiamo che in questo momento, i Blues non possano compiere operazioni in entrata e in uscita e rinnovare contratti in scadenza. Nel Chelsea ci sono molti giocatori in scadenza sul mercato: Christensen, sul quale l’interesse del Barcellona pare sia concreto, Rudiger, il quale potrebbe essere appetibile per club italiani come Inter e Juventus e Azpilicueta sul quale non si hanno notizie certe. Questi giocatori sono liberi di poter firmare per altri club. La trasferta di Lille, città che dista due ore di treno da Londra, era già stata organizzata prima delle sanzioni e quindi non ha creato nessun tipo di problema
Sabato prossimo il Chelsea giocherà i quarti di finale di FA CUP in casa del Middlesbrough, club proveniente dall’omonima città, che si trova a 5 ore di distanza da Londra, nel North Yorkshire, nell’Inghilterra nord-orientale. Il club per questa trasferta non potrà spendere più di 200mila sterline. Nei giorni scorsi il Club aveva chiesto alla FA (Football Associations ) di giocare la partita a porte chiuse “per salvaguardare l’integrità delle competizioni sportive”. Nelle ultime ore c’è stato un clamoroso colpo di scena. Il club inglese, dopo aver parlato con la federazione inglese, ha ritirato la richiesta di giocare la partita contro il Middlesbrough a porte chiuse. La FA ha deciso di rimanere in contatto con il Chelsea, la Premier League e il governo inglese, affinché i tifosi delle due compagini possano godersi un bellissimo quarto di finale di FA CUP allo stadio, pur garantendo il rispetto delle sanzioni. La soluzione ideale per garantire lo spettacolo del calcio per i tifosi di qualsiasi squadra, è quello di non penalizzarli su questioni che vanno oltre la fedeltà calcistica e quindi di permettere a tutti di poter seguire una qualsiasi partita di calcio allo stadio sempre rispettando le norme in vigore.
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di Andrew Pompili
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