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Champions League, dall’Inghilterra sicuri: addio allo sponsor Gazprom

di Lorenzo Ruggieri

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Lo scorso 25 febbraio, con una nota ufficiale, la UEFA ha comunicato lo spostamento della sede della finale di Champions League da San Pietroburgo a Parigi. Le ragioni sono ovvie: gran parte dell’opinione pubblica non ha gradito l’invasione dell’Ucraina attuata dal presidente russo Putin. Inoltre, sempre nei giorni scorsi, il massimo organo del calcio continentale ha registrato varie richieste di ulteriori sanzioni nei confronti della Russia.

Tali istanze non hanno prodotto conseguenze, almeno fino ad oggi. Tra i principali ‘obiettivi’ figura la partnership tra Uefa e Gazprom, colosso dell’energia con sede proprio a San Pietroburgo. Finora non è giunto alcun comunicato ufficiale che sancisca la fine della sponsorizzazione ma nel Regno Unito sono già sicuri su ciò che riserverà il futuro.

Gazprom-Champions League: è addio?

L’invasione delle truppe russe in Ucraina nella notte tra il 23 e il 24 febbraio scorso ha generato contraccolpi militari ed economici. Alle sanzioni approvate dall’Unione Europea hanno seguito diverse ammende nei rapporti tra privati. Secondo i quotidiani inglesi The Telegraph e The Times, infatti, la UEFA avrebbe deciso di porre fine all’accordo di sponsorizzazione con la nota azienda Gazprom.

Spinto dal pressing mediatico, il Comitato Esecutivo della UEFA sembrerebbe deciso ad interrompere la partnership con il colosso russo. Dal 2012, la Gazprom recapita ben 40 milioni di euro a stagione alle casse della UEFA, imponendosi come una delle principali fonti di entrata dell’organo presieduto da Aleksander Čeferin e della Champions League.

Cos’è Gazprom? Fondazione, sponsor e… potere

Fondata nel lontano 1989, la Gazprom rappresenta il principale strumento del Cremlino per la fornitura del gas naturale ai Paesi stranieri. Nata inizialmente come ente totalmente controllato dall’Unione Sovietica, venne in seguito privatizzata a partire dal 1992. Da allora divenne una società per azioni ma, con l’avvento di Vladimir Putin, tornò sotto il controllo del governo russo. Attualmente, Mosca detiene la maggioranza delle azioni della società, stando ai dati riportati da MarketScreener.

Attualmente, l‘Unione Europea ottiene il 25% delle sue forniture di gas proprio da Gazprom. Quest’ultima, inoltre, con 159,3 miliardi di dollari è la 40ª azienda al mondo per fatturato ed è la più grande azienda di gas naturale quotata in borsa. Gazprom è proprietaria dello Zenit San Pietroburgo ed è sponsor anche del Chelsea, della Stella Rossa e dello Schalke 04. Il club tedesco, però, ha recentemente annunciato di aver cancellato il logo della società russa dalle proprie maglie. La UEFA è pronta a seguirne l’esempio?

Schalke

Maglia Schalke 04 (@Shutterstock)

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