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Caso plusvalenze: perché la Juventus è stata sanzionata e le altre squadre no?

La notizia della penalizzazione per 15 punti della Juventus inflitta dalla Corte Federale d’Appello ha ovviamente scosso il mondo del calcio. Oltre che della severità della pena, in queste ore i social sono infiammati da un altro dibattito; infatti, sul registro dei club indagati figuravano anche altri otto club, che però sono stati prosciolti dalla accuse. Le motivazioni ufficiali della decisione non sono ancora disponibili, dato che la sentenza stessa sarà resa pubblica tra dieci giorni; “La Gazzetta dello Sport” però, ha provato a spiegare i possibili fattori tenuti in considerazione per generare questa “disparità” di trattamento…

Juventus si, le altre no: la possibile spiegazione della sentenza

Come dicevamo sopra, l’indagine riguardava altri club oltre alla Juventus, che tuttavia, non hanno ricevuto sanzioni. Ebbene, il discriminante tra le altre squadre e i bianconeri starebbe (il condizionale è d’obbligo) nel fatto che i dirigenti juventini utilizzassero in maniera seriale plusvalenze gonfiate ad arte. Difatti, l’infrazione delle norme non sarebbe di per sé così grave, per quanto immorale e sbagliata. Tuttavia, il fatto che questo sistema sia stato sfruttato deliberatamente molteplici volte ha portato al pugno duro della Corte Federale e d’Appello.

Dai materiali e dalle intercettazioni oggetto di indagine emergerebbe infatti un quadro molto preciso: l’allora dirigente bianconero Fabio Paratici avrebbe alterato a propria discrezione le valutazioni dei giocatori. Probabilmente, dalle carte dell’inchiesta “Prisma”, emerge appunto un sistema estremamente organizzato volto ad “aggiustare” i bilanci a colpi di plusvalenze, che avrebbero permesso di eludere i vincoli economici e finanziari. Inoltre, questo aggiramento avrebbe avvantaggiato la Juventus, pertanto la Rosea parla anche di violazione dell’articolo 4 del Codice di Giustizia Sportiva.

Il “gioco delle plusvalenze”

Di base, non esiste un criterio oggettivo per valutare i giocatori da un punto di vista economico, e il meccanismo delle plusvalenze fa leva su questo; valutare dei giocatori in maniera non oggettiva con il fine ultimo di risanare il bilancio. Il sistema però non aiuta i club, dato che in realtà, quei valori non sono, appunto, verosimili. Tuttavia, se è vero che questo meccanismo (sbagliato) è convenzione nei bilanci di molte squadre, è anche vero che la sistematicità è certamente un’aggravante…

 

Euro in contanti (@Shutterstock)

 

Come dicevamo in apertura, le motivazioni della sentenza saranno note solamente tra dieci giorni; per questa ragione, quanto detto fin ora è solo e soltanto una ipotesi. Per rimanere sempre aggiornati sulle notizie provenienti da tutto il mondo del calcio, continuate a seguirci su Nasce, Cresce, Calcia.

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Redazione NCI

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