fbpx Casa di cura giapponese assume bambini per rallegrare i residenti
Attualità

Casa di cura giapponese assume bambini per rallegrare i residenti

di Alessandro Lucchini

Condividi con chi vuoi

Come riportato dalla CNN, una casa di cura in Giappone, a Kitakyushu, sta assumendo e ricercando del personale molto particolare: i bambini. Non si tratta di uno scherzo o di una trovata pubblicitaria, ma di un’iniziativa vera e propria, finalizzata al benessere degli anziani residenti della struttura.

L’iniziativa della casa di cura

Gondo Kimie, responsabile della casa, è l’ideatrice di questa iniziativa. La donna notò l’effetto benefico generato dalla visita dei nipoti sui residenti. La responsabile si accorse che lo stesso tipo di reazioni avvenivano anche in concomitanza con la visita da parte di bambini non appartenenti al nucleo familiare dell’anziano, per esempio i figli del personale della casa. Sorrisi, felicità e voglia di interagire, anche nei residenti più restii: sono queste le reazioni che hanno spinto Gondo Kimie a strutturare un programma per garantire un continuo afflusso d’infanti nella casa.

Il “compenso” offerto ai bambini e alle famiglie comprende orari flessibili, pannolini gratuiti e, per i genitori, tazze di tè presso il bar della struttura. L’unico “requisito” richiesto è avere, al massimo, 3 anni.

Gli effetti del programma

Il programma ha avuto inizio nel 2021, con solo un bambino. Attualmente, sono stati “assunti” 32 bambini, per lo più provenienti dalle aree circostanti. L’iniziativa sta avendo un grande successo. L’obbiettivo di rallegrare i 120 residenti si sta compiendo. Anche gli ospiti più “difficili”, che solitamente sono più solitari e riservati, si sono mostrati più allegri e si sono lasciati andare.

Oltre agli effetti terapeutici sugli ospiti, questo programma vuole aiutare a rilanciare l’immagine pubblica delle case di cura, viste come luoghi di isolamento e depressione per gli anziani.

Per essere aggiornati sulle news provenienti da tutto il mondo, restate connessi su Nasce, Cresce, Ignora.

Se l’articolo vi è piaciuto, potrebbero interessarvi anche:

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Condividi con chi vuoi