di Alessandro Colepio
Federico Pastorello, agente fra gli altri di Romelu Lukaku ed Arthur, ha parlato del calciomercato e del futuro dei suoi assistiti a Sky Sport. Premiato anche ai Globe Soccer Awards come miglior agente dell’anno, Pastorello si è imposto come uno dei migliori procuratori in circolazione. Il suo nome si è legato indissolubilmente a quello di Lukaku dopo la trattativa estiva che ha portato il belga al Chelsea per 115 milioni di euro.
La situazione di Lukaku in chiave calciomercato
Il numero 9 del Chelsea è stata la più grande delusione di questa stagione. Fra pochi gol, infortuni, panchine e dichiarazioni fuori luogo, il centravanti ex Inter non è riuscito a ricompensare l’investimento fatto per lui dal club londinese. Negli scorsi mesi si sono moltiplicate le voci che lo vedevano già pronto a salutare i Blues nella prossima sessione di mercato, teorizzando un ritorno nella Milano nerazzurra.
Ecco le dichiarazioni di Pastorello in merito:
“Su Lukaku tanto rumore per nulla. Ha nel cuore il club e i tifosi, ma non possiamo ipotizzare trattative: il Chelsea ha definito la cessione del club, non conosciamo gli interlocutori, figuriamoci se possiamo ipotizzare discorsi con Inter o Milan. Bisogna aspettare.
Nessuno poteva aspettarsi una situazione così. Non discuto le scelte tecniche, ma è ovvio che c’è stato un problema. I numeri però vanno pesati: è il miglior marcatore della squadra, con un minutaggio basso rispetto ai compagni. Per ora è concentrato sul difendere un posto in Champions e la finale di FA Cup. Poi vedremo”.
La situazione di Lukaku è probabilmente unica nel suo genere: è il giocatore più pagato della storia del Chelsea ma, al momento, è poco più che un esubero di lusso.
Il calciomercato della Juventus e il futuro di Arthur
In casa Juventus sono due gli assistiti di Federico Pastorello: Bernardeschi ed Arthur. Se per il primo il discorso rinnovo sembra ancora in alto mare, sul brasiliano l’agente ha idee molto più chiare. Arrivato in scambio con Pjanic dal Barcellona come nuovo fulcro della mediana bianconera, Arthur non ha mai trovato continuità né feeling col calcio italiano. Il passaggio al sistema di gioco di Allegri sembra aver messo la parola fine all’esperienza del centrocampista brasiliano a Torino. Di seguito le parole di Pastorello:
“A gennaio siamo stati vicini ad andar via, all’Arsenal. È un giocatore troppo importante per essere emarginato, deve anche pensare al discorso della Nazionale. Era stato preso per giocare un calcio diverso, con Sarri avrebbe fatto il Jorginho, Allegri invece vuole due mediani strutturati fisicamente. I due si stimano, ma è una questione tattica e io non entro nelle scelte tecniche. Ma non è nell’interesse di nessuno continuare in questa situazione”.
In estate, quindi, sarà probabilmente addio, con la Juve che cercherà di monetizzare il più possibile dalla sua cessione.
Il problema Meret e il caso Acerbi
Per finire, Pastorello ha parlato anche riguardo due suoi assistiti che non vivono esattamente il momento migliore delle loro carriere: Alex Meret e Francesco Acerbi.
Il portiere del Napoli ha definitivamente perso la titolarità a favore dell’esperto Ospina. L’errore con l’Empoli è solo la ciliegina sulla torta di una stagione travagliata per l’ex Spal. Pastorello ha parlato del suo futuro, dando priorità al Napoli ma solo nel caso in cui assicurasse continuità di prestazioni a Meret.
“Sono certo che Alex sarà uno dei primi 4-5 portieri al mondo. È stato incredibilmente penalizzato dal dualismo con Ospina, ha pagato questa situazione. Anche Donnarumma vive una situazione simile, per loro la continuità è troppo importante. Finora con Alex non abbiamo accettato il rinnovo perché vogliamo chiarezza: l’accordo di massima col Napoli c’è, il problema è che o decidono di puntare su Meret o cercheremo questa sicurezza altrove. Anche l’errore con l’Empoli, se avesse giocato sempre, non sarebbe successo”.
Riguardo ad Acerbi e alla faida coi tifosi della Lazio, invece, l’agente italiano si è schierato a difesa del giocatore, sottolineandone la correttezza e la professionalità.
“La situazione è difficile da sostenere già da tempo. Era un pilastro, ora vengono toccati aspetti della vita personale in modo ingiusto, è un professionista esemplare, che cura tantissimo se stesso, l’alimentazione, per essere sempre al top. A fine stagione ci confronteremo col club: lavorare in questa situazione può essere complicato”.
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