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Calcio: quando uno scherzo può cambiare la vita

Chiunque, da bambino, sogna di diventare un top player del suo sport preferito, che sia il calcio, il basket o qualunque altro sport. Ovviamente non tutti possono diventare dei professionisti del calibro di Lionel Messi o LeBron James, ma c’è un ragazzo che ha fatto di questo sogno un vero e proprio obiettivo, e ha fatto di tutto pur di perseguirlo.

Il suo nome è Gregoire Akcelrod, e la sua storia non strappa solo un sorriso per la passione e la genialità del personaggio, ma anche perché è davvero folle. Andiamo quindi a scoprire insieme chi è questo signore e che cosa lo ha reso così famoso.

Un calciatore incompreso

In un’intervista rilasciata allo Sportsmail, Akcelrod ha raccontato di aver giocato la sua prima partita di calcio a 10 anni, e qui, dopo il fischio finale, il padre gli disse “Non voglio più vederti su un campo da calcio”. Probabilmente non era riuscito ad impressionare, ma sicuramente c’è riuscito con il tempo.

Ma andiamo per ordine; raggiunta la maggiore età, il ragazzo viene bandito dal mondo del calcio per assoluta mancanza di talento. L’allora 18enne non ha però abbandonato il suo sogno; ha infatti deciso di creare un sito, anche per fare uno scherzo agli amici, dove si qualificava come calciatore della seconda squadra del Paris Saint-Germain.

Ovviamente, non era vero, anche se in effetti era riuscito ad entrare in una squadra che si chiamava PSG… e militava nell’ultima divisione del calcio transalpino. Insomma, lui non scherzava, ma non è stato compreso a fondo…

“Never give up”: se il calcio non viene da te, vai tu dal calcio

Dopo aver visto il ripudio dalla famiglia, che per lui voleva un’istruzione e una vita normale, si ritrova a lavorare in un fast food e a vivere in un monolocale, anche se per poco. Un giorno decide di presentarsi al Parco dei Principi, lo stadio del PSG, e di scattare alcune foto per il suo sito, ma non solo: infatti, il buon Akcelrod ha deciso di spedire il suo curriculum ad alcuni top club inglesi.

Allenamento calciatore nel campo di calcio (@Shutter Stock)

C’è però chi ha voluto dare una chance al ragazzo, allora 19enne. Si tratta del Swindon Town, club che attualmente milita nella Football League Two, la quarta divisione inglese. Verrebbe da dire “Ovviamente è stato rifiutato al provino”, e infatti è proprio quello che è successo, per via della sua “poca elevazione”, a quanto pare.

Dopo qualche altro provino e qualche anno di calcio, nel 2009, il CSKA Sofia, club bulgaro e ai tempi in lizza per giocare la Champions League, decide di contattarlo; ai provini fece una gran bella figura, e i dirigenti del club furono convinti dal suo profilo, cadendo anche nel tranello del “falso PSG”. Alla fine, ingaggiarono il ragazzo, che finalmente era riuscito a realizzare il suo sogno: giocare per un grande club.

Come si dice, “Tutti i nodi vengono al pettine”, no?

Non tutte le carriere dei calciatori hanno un lieto fine. In questo caso, un tifoso del CSKA, incuriosito dal nuovo acquisto del club, ha deciso di contattare dei tifosi del vero PSG, per chiedere qualche informazione in più. Da qui, è arrivata la rivelazione: Akcelrod non aveva mai giocato con il club. Si scatenò quindi un effetto domino, che portò il club a licenziarlo.

Dopo il brutto colpo, continuò a giocare per pochi anni e si ritirò nel 2011; decise di intraprendere la carriera universitaria e di laurearsi, per poi finire a lavorare nel settore delle corse automobilistiche. Nel 2014 ha fondato la sua agenzia di procuratori, la One Soccer Agency, rientrando comunque nel mondo del calcio, anche se non in prima persona.

Inoltre, ha scritto una autobiografia, dove racconta la sua storia e di come sia arrivato al successo, architettando quella che è effettivamente, una vera e propria truffa. Il titolo del libro è “Pro At All Costs”; ironico, no?

Insomma, quella di Gregoire Akcelrod è stata sicuramente una bella avventura, anche se sicuramente non si aspettava che andasse a finire così. Per rimanere sempre aggiornato sulle news provenienti da tutto il mondo, continua a seguirci su Nasce, Cresce, Calcia.

di Mattia Trincas

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Mattia Trincas