L’attaccante del Barcellona Martin Braithwaite è un calciatore di 31 anni, danese, di origini guyanesi. Nella sua carriera ha militato con l’Esbjerg, (squadra danese con la quale ha esordito nel 2009), con il Tolosa e il Bordeaux in Francia, il Middlesbrough in Inghilterra e il Leganés in Spagna. Nel 2020 lo ingaggiò Barcellona in cambio di 18 milioni di euro sfruttando uno speciale permesso della Federcalcio spagnola, per sostituire l’infortunato Ousmane Dembélé. In pochi sanno però che l’attaccante danese he rischiato seriamente di non poter giocare a calcio a causa di una terribile malattia.
Oggi Brathwaite è sicuramente uno dei giocatori più interessanti del Barcellona. Il suo acquisto aveva lasciato increduli i tifosi dei Blaugrana. La sua, fu una scelta coraggiosa, con l’obiettivo di dimostrare di essere un giocatore, su cui poter puntare. Nella prima parte della sua vita però, precisamente nell’infanzia, ha dovuto superare una terribile malattia: la Legg-Calvé-Perthes. Questa malattia è una sindrome pediatrica degenerativa del femore e come effetti, può portare alla distruzione dell’anca nei bambini. È dovuta a una scarsa irrorazione sanguigna della placca di crescita del femore accanto all’articolazione dell’anca. Una terribile notizia per un giovane aspirante calciatore.
Il giocatore danese è stato costretto per un lungo periodo a rimanere sulla sedia a rotelle, senza sapere quale potesse essere il proprio futuro. Un qualcosa che, ovviamente, lo ha molto segnato e influenzato. Ha parlato della sua malattia alla CNN. Queste le sue dichiarazioni:
“Non ho molti ricordi perché è stato un momento molto triste. Vedevo tutti gli altri bambini che correvano, sorridevano, giocavano, è stato un periodo davvero difficile della mia vita. Ricordo la sensazione di non sapere come spiegarlo agli altri, la vergogna di essere diverso. Non volevo questo tipo di attenzioni”.
Il sogno di poter giocare a calcio si è successivamente realizzato per l’attaccante danese, visto che, la malattia è scomparsa del tutto ed è riuscito a recuperare la piena mobilità. Ha potuto iniziare ad esprimere il suo valore e con la forza, la volontà, la determinazione, con la quale, è riuscito a superare la malattia, è diventato un gran calciatore che può permettersi il lusso di giocare le competizioni europee con il Barcellona. Sempre alla CNN, ha parlato del suo sogno di giocare a calcio: Queste le sue dichiarazioni:
“Ho sempre desiderato fare il calciatore, da quando ero molto piccolo non avevo nient’altro in testa. E non avevo un piano B, perché quando non hai un piano B non ti distrai dall’obiettivo. Ma il mio è stato un viaggio infernale”.
La storia di Braithwaite dimostra che nella vita ci possono essere molti imprevisti, ma con il lavoro, la volontà di uscire da un tunnel vertiginoso, che in quel momento ti affligge e con un “pizzico” di fortuna, si può ritornare ad alti e coronare i sogni espressi da bambino.
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di Andrew Pompili
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