La Lega propone un bonus matrimonio fino a 20mila euro per chi si sposa in chiesa. La formula sarà quella della detrazione del 20% delle spese dovute, almeno in fase iniziale, soltanto alla celebrazione del matrimonio religioso; poi però la rettifica: “Varrà per tutti i matrimoni”.
Sta facendo molto discutere il nuovo progetto di legge della Lega sui matrimoni. Secondo quanto riportato da SkyTg24, è giunta infatti, allo studio della Camera dei Deputati, una proposta per la detrazione fino al 20% delle spese sostenute per celebrare il proprio matrimonio; a condizione, però, che si tratti di matrimonio religioso, tra persone con cittadinanza da almeno dieci anni, con ISEE non superiore a 23mila euro ed entro i 35 anni di età.
I matrimoni religiosi sono in calo; questo a quanto pare preoccupa non poco gli esponenti della Lega, che hanno deciso di rilanciarli proponendo un bonus fino a 20mila euro per chi si sposa in chiesa. All’interno della proposta, infatti, sono presenti anche i numeri di matrimoni civili e religiosi, con i numeri dei primi leggermente superiori rispetto ai secondi, anche dopo la pandemia.
Per la Lega “le ragioni che allontanano le giovani coppie dall’altare e che le portano a prendere in considerazione solo ed esclusivamente il matrimonio civile sono molteplici e di natura differente. Innanzitutto, il matrimonio civile è di per sé una celebrazione meno onerosa rispetto al matrimonio religioso”.
In Italia, ormai, i matrimoni sono in calo da molti anni e la pandemia ha ulteriormente contribuito al crollo, soprattutto di quelli religiosi. Le nozze con rito religioso, secondo i dati ISTAT del 2021, sono in calo del -67,9%, mentre i primi matrimoni del -52,3%; nello scorso anno, comunque, i dati indicano un raddoppio dei matrimoni rispetto al precedente ma non è una ripresa sufficiente a recuperare quanto perso finora.
La proposta, inutile dirlo, ha scatenato molte polemiche tra cui quella molto accesa di Benedetto della Vedova, segretario nazionale di +Europa, che ha commentato: “La detrazione delle spese sostenute per i matrimoni solo in chiesa si inserisce nel filone dei bonus per qualsiasi cosa ma, a qualificarla nel solco reazionario della destra sovranista, è il fatto che il beneficio andrebbe riservato a italiane e italiani da almeno dieci anni e che scelgono il matrimonio religioso, ovviamente rigorosamente etero: una perla di analfabetismo costituzionale”.
Dopo le prime polemiche, però, non tarda ad arrivare la rettifica di Domenico Furgiuele, primo firmatario della proposta. “La proposta di legge a mia prima firma, volta a incentivare il settore del wedding, che per questioni di oneri prevedeva un bonus destinato ai soli matrimoni religiosi, durante il dibattito parlamentare sarà naturalmente allargata a tutti i matrimoni, indipendentemente che vengano celebrati in chiesa oppure no”. Ma intanto, da Palazzo Chigi, arriva la precisazione che si tratta di “un’iniziativa parlamentare e non del governo”.
Per essere sempre informato sulle news provenienti da tutto il mondo segui Nasce, Cresce, Ignora.
Potrebbe interessarti anche:
Fortnite, a distanza di anni dalla sua uscita, rimane tra i titoli multiplayer più giocati…
Ultimamente sono molti i rumor con protagonista un'ipotetica produzione di Sony di una nuova console…
Nel 2023 sono stati rilasciati diversi giochi soulslike interessanti, tra cui Lies of P, un…
Take-Two ha da poco condiviso il suo ultimo report finanziario, dove ha annunciato che GTA…
Abbiamo la nuova data di "Five Nights at Freddy's 2"! La pellicola sequel di uno…
Nelle ultime ore è stato presentato il reveal trailer del nuovo capitolo della saga di…