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Bambino bloccato in un pozzo da giorni: la situazione

di Gabriele Nostro

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Lo scorso martedì, un bambino di nome Rayan è precipitato giù per un pozzo nei pressi di Tamrout, nel nord del Marocco. Il povero cinquenne si trova ora al confine buio di un cratere dalla profondità di 32 metri. La sua condizione fisica è ignota, e delle discordanti informazioni non rendono chiara la sua stasi emotiva.

Dopo svariati tentativi di salvataggio rivelatisi amaramente inconcludenti, è accorsa dalla “limitrofa” (100 chilometri di distanza) Tamrout, una task force della Protezione civile.Pozzo

Alla base del pozzo: un’operazione delicata

La squadra di interventisti, tenendo conto dei precedenti sforzi inutilmente profusi, ha architettato un piano di recupero totalmente differente. Gli agenti scesi in campo, servendosi di sei scavatrici, hanno iniziato a scavare un’ulteriore buca, molto più grande, a pochi passi dal suo pertugio; così facendo, vorrebbero riuscire a creare un tunnel parallelo che possa congiungere le braccia del bambino a quelle dei soccorritori.

Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, i salvatori sarebbero giunti in profondità ieri mattina, e ora avrebbero incominciato, centimetro dopo centimetro, a scavare in orizzontale una via collaterale per raggiungere la mattonella in cui riversa Rayan. Le ultime notizie li danno a due metri dal piccolo, e ora si scava con le mani per scongiurare qualsiasi rischio di crolli.

Tutto il mondo sta seguendo trepidante la disavventura del povero, giovanissimo, malcapitato. In attesa di aggiornamenti, la nostra redazione si unisce idealmente alla speranza di tutti e augura il miglior successo alla spedizione di recupero.

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di Gabriele Nostro

 

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