di Gabriele Di Nuovo
Vince Gilligan e Peter Gould: ode alle due menti dietro la serie
Dietro a “Better Call Saul”, troviamo Vince Gilligan e Peter Gould. Gilligan è il creatore di “Breaking Bad”, mentre Gould ha scritto e diretto alcuni episodi della serie in questione, diventando poi co-showrunner di “Better Call Saul”. L’impronta stilistica dei due autori è fin da subito evidente. Le atmosfere, per quanto differenti rispetto la serie madre, emergono grazie ai volti noti, all’approccio registico e ai dialoghi. Il merito dei due showrunner è quello di aver reso “Better Call Saul” uno show differente rispetto a “Breaking Bad”. Nonostante la presenza di vari personaggi del mondo criminale di Albuquerque, la serie con Bob Odenkirk si muove su più generi. Dalla commedia nera, come gli inizi della serie madre, per passare poi al family drama e al crime drama, dove i riferimenti allo show con Bryan Cranston sono sempre più evidenti.
Quindi, qual è il vero punto di forza di “Better Call Saul”? La risposta è semplicemente una: un’ottima scrittura. Per quanto la regia dei vari registi e di Peter Gould per i finali di stagione sia ottima, a spiccare sopra ogni cosa è la scrittura dello show. La cura nei dettagli che è possibile trovare nelle varie scene, la scrittura di dialoghi che restano impressi nella mente dello spettatore, il tutto condito da grandissime interpretazioni, rendono “Better Call Saul” degna di essere definita capolavoro. Il riprendere un mondo che in apparenza ha detto tutto e forse anche troppo, soprattutto per chi non ha apprezzato “El Camino”, non è mai facile. Vince Gilligan e Peter Gould con “Better Call Saul”, non solo sono tornati ad Albuquerque, ma hanno reso giustizia e sviluppato al meglio un personaggio carismatico e viscido come Saul Goodman, decostruendolo al meglio mostrando le sue origini.
Considerazioni finali su “Better Call Saul”
Finalmente siamo giunti alla fine di questo approfondimento che nonostante la sua complessità, non coprirà mai la grandezza di questa serie. “Better Call Saul” è un viaggio nelle maschere e nella perdita di umanità di Jimmy McGill che, con un finale agrodolce, prende una decisione drastica per amore, ritornando sé stesso. La grandezza e il livello di perfezione raggiunto da questo show è merito dei suoi due ideatori e di tutta la gente che ha lavorato al progetto. Il cast inoltre conta grandi attori che hanno consegnato al pubblico grandissime interpretazioni. Nonostante questo, la serie è ancora a secco di Emmy, ma siamo certi che il prossimo anno con la seconda parte della sesta e ultima stagione, “Better Call Saul” riceverà i riconoscimenti che merita.
“Better Call Saul” è un show che colpisce lo spettatore, lo diverte, lo sorprende e lo commuove. L’alternare più generi porta non solo a coprire più pubblico possibile, ma rende stranamente la serie vicina alla vita di tutti i giorni. Gli alti e i bassi di un underdog come Jimmy, rendono il personaggio interpretato da Bob Odenkirk più vicino che mai al suo pubblico. In una televisione dove ormai vediamo draghi e supereroi, vedere personaggi normali e fallibili come i protagonisti di “Better Call Saul”, rende il tutto come un lungo viaggio dove si fa la conoscenza di nuovi amici e ci si affeziona. Questo perché, grazie anche al grandissimo e perfetto finale, l’umanità dei protagonisti emerge ed è impossibile non voler bene a Jimmy e Kim, nonostante le loro scelte e i loro errori.
In conclusione, “Better Call Saul” è una delle poche serie che resta dentro lo spettatore. Non solo grazie alle sue immagini suggestive e curate nei minimi dettagli, ma anche con i suoi personaggi. Il viaggio verso l’oscurità e la redenzione finale di Jimmy, accompagnano il pubblico portandolo ad affezionarsi al protagonista. Nel panorama televisivo attuale, è difficile trovare un prodotto simile che riesce a combinare tanti elementi. Questo insieme ci consegna un prodotto perfetto nel vero senso della parola. Inoltre, il suo essere spin-off non è un problema e anzi, riesce a distaccarsi molto dalla serie madre riuscendo a camminare con le proprie gambe. E ricordate, se avete problemi con la legge e avete bisogno di un avvocato, vi conviene chiamare Saul!
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