di Federico Minelli
Per il Bayer Leverkusen è stata una stagione particolare: partiti malissimo, i tedeschi dopo nove giornate si sono ritrovati penultimi in classifica. La dirigenza, per dare una svolta, affida la panchina a Xabi Alonso, tecnico inesperto ma che ha saputo immedesimarsi alla grande. Ora la semifinale di Europa League: ecco pregi e difetti degli avversari della Roma.
Bayer Leverkusen, una rosa futuribile e di qualità
Difesa, talento ed esperienza al servizio delle “aspirine”
Tra i pali c’è l’esperto capitano Hradecky, 33enne che sa blindare la porta e guidare la linea difensiva con autorevolezza: non sarà facile passare di lì. Nei centrali, invece, Tapsoba, Hincapié, Tah e Kossounou riescono a fornire il giusto mix di talento ed esperienza, mentre sugli esterni Frimpong, a destra, sta esplodendo definitivamente, mentre Bakker, ex PSG, si sta ritagliando il giusto spazio dopo la sfortunata esperienza francese.
Centrocampisti di qualità e rottura, abili e camaleontici
A centrocampo Andrich, mediano di rottura, e Demirbay, metronomo, sono una coppia più che collaudata, ma attenzione ad Amiri, fantasista ex Genoa, e Palacios, motorino instancabile, ottime alternative anche a partita in corso. La qualità maggiore sta forse nel saper giocare con più di un modulo, variando così anche compiti e interpreti per poter reagire in qualsiasi situazione.
Attacco al potere: fantasia e tecnica a dominare
Questo è forse il reparto con più scelta e talento: su tuti risalta Wirtz, giocatore poliedrico classe 2003 che può spaziare sul fronte offensivo. Occhio anche a Diaby, eclettico esterno francese, così come Hlozek, attaccante 2002 che può agire anche da falso nove. Senza dimenticare Schick, al momento infortunato, o Azmoun, che possono dare esperienza al pacchetto attccanti, che si completa con Hudson-Odoi e Bellarabi, entrambi però ai box.
Xabi Alonso, l’uomo della svolta
L’ex giocatore di Real Madrid e Bayern Monaco ha preso in mano una squadra penultima in classifica, ma con idee e perseveranza l’ha fatta rinascere. Il Bayer Leverkusen è al momento sesto in campionato, ma la qualificazione in Champions è ancora possibile con la vittoria dell’Europa League.
Il primo cambiamento è stato tattico: dal 4-2-3-1 di inizio stagione il tecnico spagnolo ha subito importato il 3-4-3, ma ha offerto ottime prestazioni anche con il 3-5-2. Grazie a difensori veloci e in grado di adattarsi bene ed esterni a tutta fascia che coprono benissimo il campo, il centrocampo può lavorare con più libertà.
Qui entra in gioco l’eventuale mediano: con il 3-5-2 servono centrocampisti più propensi ad offendere, mentre nel 3-4-3 sono gli attaccanti ad avere maggiore indipendenza. Si rivela quindi fondamentale la capacità di adattamento dei giocatori, che con Alonso in panchina riescono a mettere in difficoltà non poche squadre. Ora tocca alla Roma: Mou saprà arginare il talento e l’estro del Leverkusen con la sua esperienza e nonostante le difficoltà? Aspettiamoci una bella sfida.
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