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USA: orario scolastico posticipato di un’ora per consentire agli studenti di dormire di più

di Francesco Ferri

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Una notizia che senza dubbio farà felice moltissimi studenti è quella che proviene dagli USA. Come riportato da Sky TG24 sono già nove gli Stati del Paese ad aver sottoscritto un’iniziativa che prevede di posticipare di un’ora l’entrata a scuola degli studenti per farli dormire di più. Una scelta importante dettata dai pericoli della carenza di sonno nei ragazzi, che sono stati evidenziati in particolare durante il periodo pandemico di Covid-19.

L’iniziativa

L’iniziativa ideata prevede la possibilità di spostare di un’ora in avanti l’orario scolastico, dalle 8:45 alle 9:45. In questo modo si consentirebbe agli studenti di dormire di più, riposando e recuperando le energie a sufficenza per affrontare al meglio la giornata scolastica. Quest’idea è condivisa da moltissimi psicologi e assistenti sociali che hanno fortemente spinto per questa soluzione. In particolare durante la pandemia di Covid-19 sono moltissimi i teenager che hanno sviluppato depressione ed emozioni negative, come livelli più elevati di cattiva salute mentale e, purtroppo, tentativi di suicidio. Disturbi importanti, che la mancanza di sonno potrebbe soltanto peggiorare.

Un’idea innovativa

La decisione di far entrare gli studenti a scuola almeno un’ora dopo rispetto all’orario classico potrebbe essere una soluzione molto importante per aiutare molti ragazzi che soffrono di diversi disturbi a riposare adeguatamente e non sovraccaricarsi troppo. Come ha dichiarato Orfeu Buxton, direttore del Sleep, Health & Society Collaboratory della Penn State University, parlando delle problematiche psicologiche dei ragazzi: ” Questi problemi sono frequenti ma con l’assenza di sonno diventano molto più seri“. L’idea di poter far entrare gli studenti un’ora prima appare innovativa nella sua semplicità, proprio per l’impatto positivo che potrebbe avere sulla vita di così tanti giovani. Chissà che possa essere di spunto anche ad altri Paesi nel mondo per prendere questa decisione nei rispettivi sistemi scolastici.

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