di Federico Minelli
L’attesa è finita, la città è in festa: il Bari torna in Serie B. Dopo quattro anni di attesa, passati tra Serie D e Serie C, i galletti tornano in cadetteria vincendo il girone C di Serie C con tre giornate d’anticipo. Dalla società al campo, una cavalcata trionfale che coinvolge tutti a Bari, da De Laurentiis ai tifosi, passando per giocatori e allenatore.
Bari rinasce dalle ceneri
Nel 2018 il Bari sprofonda nel baratro del fallimento ed è costretto a ripartire dai Dilettanti, con la presidenza di Luigi De Laurentiis. La promozione in Lega Pro arriva subito, ma la Serie C si dimostra più faticosa del previsto. I galletti arrivano infatti ai playoff nazionali, ma vengono eliminati per due stagioni consecutive: prima per mano della Reggiana, poi dalla FeralpiSalò.
Quest’anno, invece, la società sembra aver trovato il giusto amalgama in rosa, tra giocatori che conoscono bene la categoria ed altri, invece, anche abituati a categorie superiori, che hanno portato la giusta mentalità. Su tutti spicca Mirco Antenucci, attaccante 34enne che in Serie C trova una seconda giovinezza: ben 17 i gol realizzati in campionato.
E poi ci sono Terranova, Mazzotta, Galano, Scavone e Cheddira, giocatori con storie e passati totalmente diversi ma che mister Mignani ha saputo legare insieme con un nodo vincente.
Serie B (@Shutterstock)
Campionato dominato
È la quarta giornata di campionato quando il Bari espugna Catania per 1-2 e si prende la vetta solitaria del girone. Da quel momento in poi non la lascerà più, riuscendo a vincere tutte le partite decisive, come la trasferta di Catanzaro del 13 marzo, fondamentale per la volata finale, fino ad arrivare alla gara contro il Latina, che regala la Serie B ai galletti con tre giornate d’anticipo.
Una cavalcata senza discussioni, con un ritmo infernale per la Serie C: 22 vittorie, 9 pareggi e solo 4 sconfitte. Nessuna è riuscita a stargli dietro, neanche le nobili decadute come Catania, Palermo o Avellino. Bari, però, ce l’ha fatta. Bari è tornata, è in Serie B. E a prescindere da quale sarà il futuro societario, Bari se la gode perché se lo merita.
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di Federico Minelli
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