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Australia: cucina funghi velenosi e uccide gli ex suoceri

di Giorgio Stanga

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Erin Patterson è una donna australiana di 49 anni, ora in carcere, accusata di aver cucinato funghi “Tignosa verdognola“, una delle specie più pericolose in natura, e di averli serviti ai suoceri, uccidendoli. Come riportato da “Open“, la donna, oltre ad aver ucciso la coppia, ha anche cercato di avvelenare, per almeno 3 volte, l’ex marito. Ora, a seguito di interrogatorio della polizia, si professa innocente.

La vicenda

La donna è stata arrestata la scorsa settimana, ed è apparsa in Tribunale a Morwell venerdì dove il suo caso è stato aggiornato al 3 maggio prossimo. Così facendo, si dà agli inquirenti il tempo di analizzare le apparecchiature informatiche sequestrate a casa sua durante una perquisizione della polizia.

La donna attenderà gli esiti degli accertamenti investigativi in cella, visto che non ha chiesto alcuna cauzione. Del resto, le accuse a suo carico sono pesantissime e la cifra sarebbe stata molto elevata. La 49enne, infatti, deve rispondere di tre omicidi e cinque tentati omicidi, tutti avvenuti servendo funghi velenosi.

Le accuse di omicidio e tentato omicidio

Tutte le accuse si riferiscono a un pranzo di famiglia che aveva organizzato a luglio nella sua casa di Leongatha, nello stato di Victoria, e che hanno portato alla morte dei suoceri entrambi 70enni, e della sorella dell’ex marito. Tutti sono morti a seguito del pranzo a base di funghi, comprati, cucinati e serviti dalla donna.

Secondo l’accusa la donna avrebbe cercato anche di avvelenare l’ex marito allo stesso pranzo, senza però riuscirci, in quanto l’uomo non si è presentato. Ci avrebbe provato, però, in altre tre occasioni. Infatti, la vicenda ha fatto emergere altri tre episodi in cui l’uomo era rimasto intossicato dopo aver mangiato cibo preparato dalla donna. In particolare in un caso era stato ricoverato con gravi danni allo stomaco.

Le parole della vittima e della donna

Il compagno, intervistato da TV locali, ha affermato: “Sono crollato a casa, poi sono stato in coma farmacologico per 16 giorni durante i quali ho subito tre operazioni di emergenza principalmente nel mio intestino tenue, più un’ulteriore operazione programmata. Sono stato in terapia intensiva per 21 giorni, dopodiché sono stato nel reparto generale per una settimana“.

I tre tentativi sono datati tra il novembre 2021 e il settembre 2022.

Erin Patterson, come già affermato, si dichiara innocente. Infatti, afferma “Non ho fatto nulla. Li amavo. Non riesco proprio a capire cosa sia successo“.

Secondo i vicini, però, temeva di essere arrestata perché la sera del giorno prima dell’arresto avrebbe dato una grande festa in casa sua con gli amici. 

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