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Atalanta, è una notte da Dea: vince 3-0 la finale di Europa League

Quello che 10 anni fa era solo un sogno per tutto il popolo bergamasco, si è finalmente tramutato in realtà. L’Atalanta batte 3-0 il Bayer Leverkusen, che per la prima volta in stagione esce sconfitto dal campo, e alza al cielo di Dublino l’Europa League. Nella notte più bella per i tifosi della Dea brilla fortissima la stella di Ademola Lookman, autore di una tripletta da fuoriclasse assoluto che lo colloca di diritto nel club degli unici cinque calciatori capaci di segnare 3 o più gol in una finale europea.

Gian Piero Gasperini riesce finalmente a scrollarsi di dosso la maledizione delle finali e mette il suo nome sul secondo trofeo della storia del club, dopo la Coppa Italia vinta nella stagione ’62/’63. Con la vittoria di ieri, l”Atalanta iscrive il proprio nome fra i grandi del calcio europeo e lo fa con una prova di forza davvero inattesa.

Una super Atalanta schianta il Bayer Leverkusen

Le aspirine di Xabi Alonso, che in stagione non avevano mai perso un match, restano in partita neanche 15 minuti. Al 12′ Lookman taglia sul secondo palo, anticipa Palacios e mette in porta un bell’assist di Zappacosta. Il nigeriano si ripete al 26′ con una rete di pregevolissima fattura: riceve sulla tre quarti dopo un disimpegno sbagliato dei tedeschi, rientra col tunnel su Xhaka e calcia forte sul secondo palo, battendo di nuovo Kovar.

La gara, dopo neanche 30 minuti di gioco, è già in mano alla Dea, che dimostra un’inaspettata maturità e amministra saggiamente il vantaggio. Un commovente Ederson d0mina il centrocampo: chiuderà la partita col 100% di dribbling riusciti, 6 contrasti e 2 duelli aerei vinti. La Dea si difende con coraggio, stringe bene le linee e si adatta anche ai cambi di Xabi Alonso, che sul finire del primo tempo inserisce Boniface per dare più peso offensivo alla squadra.

Il Leverkusen non è chiaramente in giornata, e i meriti vanno dati soprattutto al piano tattico preparato da Gasperini, che di fatto ha serrato le linee centrali e ha annullato il palleggio dei centrocampisti avversari. I tedeschi sono costretti a scoprirsi, alzano il baricentro e si espongono alle ripartenze dell’Atalanta: al 75′ c’è un due contro due nella metà campo del Leverkusen, Scamacca alza la testa e serve ancora Lookman in area. L’ex giocatore del Lipsia punta Tapsoba, si libera del difensore col doppio passo e lascia partire un mancino ad incrociare che spacca la porta e chiude la partita.

L’Atalanta domina inaspettatamente i campioni di Germania e alza al cielo il primo trofeo europeo della sua storia. I tifosi si sono riversati nelle strade del capoluogo lombardo per festeggiare tutta la notte, mentre i 7mila giunti fino a Dublino potranno dire di aver visto coi loro occhi la partita più importante della loro squadra del cuore.

Il progetto Atalanta corona un sogno: dopo le 4 finali perse fra Coppa Italia e Supercoppa, arriva un trofeo di spessore che certifica – e forse non ce n’era neanche bisogno – quanto di buono fatto dalla Dea in questi anni. L’Atalanta è l’esempio di come la programmazione faccia la differenza nella costruzione di un disegno vincente, soprattutto quando la filosofia della proprietà è spendere bene e non spendere tanto. Fra prodotti del settore giovanile come Ruggeri e Scalvini, giovani promesse come Ederson e giocatori da rilanciare come Scamacca e De Ketelaere, Gasperini ha costruito una rosa di altissimo livello in cui tutti i giocatori sono funzionali e si sentono importanti per gli equilibri. Servono anche questi fattori per aprire un ciclo vincente.

I nerazzurri riportano una Coppa europea in Italia, a distanza di 2 anni dalla Roma di Mourinho che vinse la Conference League e a 25 anni di distanza da quel Parma che, nella stagione 1998/99, vinse l’allora Coppa UEFA battendo (guarda caso) per 3-0 il Marsiglia. Da quando si chiama Europa League, invece, nessun club italiano era mai riuscito a vincerla: ci sono andate vicino solo l’Inter nella stagione 2019/20 e la Roma lo scorso anno, entrambe sconfitte dal Siviglia.

La maledizione finalmente è finita: l’Atalanta vince l’Europa League 2023/24, regala ai suoi tifosi una notte indimenticabile e imprime l’immagine della Dea sulle mappe del grande calcio internazionale.

Gian Piero Gasperini (@Shutterstock)

 

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Alessandro Colepio

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