di Enrico Tiberio Romano
I tanto attesi campioni prelevati dall’asteroide Bennu sono finalmente stati riportati sulla Terra dalla missione Osiris Rex. I risultati hanno lasciato entusiasti gli esperti della NASA, che hanno riscontrato una presenza eccezionale di carbonio oltre ogni più rosea aspettativa. Ma a cosa porteranno queste scoperte?
I risultati delle analisi sull’asteroide
La NASA annuncia, mostrando le prime immagini delle particelle trovate nella capsula atterrata lo scorso 24 settembre nel deserto dello Utah, di aver trovato acqua e carbonio in quantità considerevoli. Bill Nelson al Johnson Space Center a Houston afferma che: “Acqua e carbonio sono esattamente quello che volevamo trovare“. Questo potrebbe indicare che gli elementi costitutivi della vita sulla Terra oltre ad essere presenti su Bennu siano molto comuni nell’Universo.
Nelle prime due settimane di lavoro, i ricercatori hanno utilizzato un microscopio elettronico a scansione, misurazioni a infrarossi, diffrazione di raggi X e analisi di elementi chimici. La notizia riportata in Italia da ANSA è di particolare rilevanza anche perché si tratta del più grande campione di asteroide ricco di carbonio mai consegnato sulla Terra. Ciò aiuterà a comprendere le origini della vita ed il suo sviluppo negli anni a venire.
Per adesso però sarà necessario ulteriore lavoro per comprendere la natura di questi composti al carbonio e raggiungere gli obiettivi scientifici della missione. Il 70% del materiale prelevato rimarrà presso il Johnson Space Center ma sono già oltre 200 i ricercatori in attesa di ricevere i campioni di Bennu, compresi quelli dell’Istituto Nazionale di Astrofisica di Padova, Arcetri e Roma.
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