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Antonio Conte si “scusa per il ritardo”: è il nuovo allenatore del Tottenham

In seguito all’esonero dell’ex tecnico del Tottenham Nuno Espirito Santo, e alle trattative condotte dal club di North London nelle ultime 24 ore, finalmente è arrivata la conferma: Antonio Conte sarà il nuovo allenatore degli Spurs.

La trattativa con Antonio Conte

Il dialogo tra il club e il tecnico leccese è iniziato pressoché immediatamente dopo l’esonero del suo predecessore, e si è concluso nelle ultime ore, dando esito positivo.

È certamente stato di rilievo il contributo dato dal direttore generale Fabio Paratici, che aveva già lavorato con Conte ai tempi della Juventus 2011-2014.

Oltre al rapporto con Paratici, è stata determinante anche la voglia di tornare ad allenare in Inghilterra, dopo la buona parentesi avuta con il Chelsea nel biennio 2016-2018.

Un ritorno “in ritardo”

Antonio Conte era già stato accostato al Tottenham durante l’estate, dato che il club era alla ricerca di un nuovo allenatore, in seguito all’esonero di Jose Mourinho. Il presidente Daniel Levy sperava che il tecnico italiano accettasse l’incarico per dare un nuovo volto alla squadra, all’insegna del gioco vincente.

La proposta venne rifiutata in seguito alla forte incertezza sulla permanenza di Harry Kane al club, visto che aveva manifestato la volontà di andarsene.

Ora, l’attaccante inglese è ancora a North London, ma sta attraversando un brutto periodo. L’arrivo di Conte potrebbe essere d’aiuto al numero dieci degli Spurs e anche a tutta la squadra.

Un contratto faraonico

La giornata di trattative ha dato maggiori indizi sul futuro di Conte al Tottenham. Infatti, secondo la Gazzetta dello Sport, avrà uno staff composto da quattro membri, ma a seconda dei risultati della squadra, saranno concesse delle modifiche.

Il contratto legherà il tecnico al club per venti mesi, ovvero fino a giugno 2023. Prevede inoltre un compenso economico di circa 18 milioni di euro (lordi) l’anno.

La presentazione del tecnico

Il club ha ufficializzato l’accordo con il tecnico attraverso un tweet. L’ex Inter ha speso le sue prime parole spiegando il perché non avesse accettato l’incarico prima dell’inizio della stagione affermando che “La scorsa estate l’unione non è stata possibile perché mi ero appena separato dall’Inter, ed ero emotivamente troppo coinvolto con la fine della stagione. Non me la sono sentita di tornare ad allenare, non era il momento giusto“.

Ha poi aggiuntoL’entusiasmo e la determinazione di Daniel Levy nell’affidarmi l’incarico mi avevano già colto nel segno. Ora che l’occasione si è ripresentata, ho scelto di coglierla con grande convinzione“.

 

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di Mattia Trincas

Redazione Network NCI

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