di Redazione NCI
Ad agosto a Viterbo ci fu uno dei più grandi rave party d’Europa. Musica, alcool, sostanze stupefacenti e violenze per diversi giorni prima che venisse sgomberato. Adesso la storia si ripete. Stavolta ci troviamo a Torino, dove tra sabato e la notte di Halloween si sono riuniti seimila giovani provenienti da tutta Europa, creando disagi in buona parte della città. Bloccate altre diecimila persone prima che raggiungessero il rave. Stavolta come luogo della “festa” è stato scelto un ex stabilimento della Fiat, un’area di circa diecimila metri quadri.
Violenza e droga al rave
Le forze dell’ordine di Torino hanno passato una notte da “incubo”. I partecipanti al rave infatti hanno prima intasato la tangenziale della città per arrivare tutti insieme alla fabbrica, infine hanno pure cercato di sfondare il cordone della polizia e dei carabinieri che stavano sgomberando l’ex complesso Fiat in disuso fra Nichelino e Borgaretto: lanci di sassi, bottiglie e petardi, due agenti feriti e numerosi fermati. Soccorse molto persone a causa del consumo eccessivo di droghe e alcolici. Centinaia di multe, rimozioni di camper e di ragazzi identificati. Uno scenario di caos, oltre che di serio rischio di contagi da Covid.
Per fortuna e con molte difficoltà la polizia è riuscita a isolare l’area del rave e conta di sgomberarla definitivamente tra martedì e mercoledì. Nella zona i militari hanno istituito un area sanitaria, preoccupandosi dei possibili contagi. All’interno però la “festa” non si ferma, migliaia di ragazzi sono ancora presenti all’interno dello stabilimento, e non hanno intenzione di andarsene. Tramite i social gli organizzatori del rave hanno annunciato che il party andrà avanti fino a questa sera a mezzanotte, ma c’è il serio rischio che possa prolungarsi ulteriormente.
Il prefetto di Torino “per ora non sgomberiamo la zona”
Claudio Palomba, prefetto di Torino, ha spiegato attraverso un intervista a Repubblica la situazione legata al rave: “Siamo riusciti a isolare subito la zona con quattro posti di blocco, questo ha creato disagi alla circolazione ma ci ha permesso di limitare gli ingressi. Impediamo alle persone di entrare. Chi esce dall’area non può più rientrare. I camper e le auto che avevano invaso un po’ ovunque la zona circostanze non ci sono più. Ci siamo preoccupati subito di organizzare un presidio sanitario della Croce Rossa per l’aspetto sanitario e dei vigili del fuoco per quello della sicurezza, anche perché sappiamo che all’interno ci sono cucine e fornelli. Purtroppo sono eventi che nascono con poco preavviso sulle chat Telegram, abbiamo chiesto aiuto a tutti i prefetti e i questori del Piemonte e li voglio ringraziare perché ci hanno permesso un intervento immediato”.
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di DAVIDE GERACE
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