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Nuovi divieti in arrivo per i fumatori: l’annuncio del Ministro della Salute

di Melissa Marocchio

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Il fumo rappresenta uno dei più grandi problemi per la sanità pubblica ed è uno dei maggiori fattori di rischio per lo sviluppo di diverse gravi patologie. Ad oggi, i fumatori nel mondo sono circa 1,3 miliardi, secondo una stima dell’OMS, ed entro il 2030 questa abitudine, chiamata tabagismo, causerà otto milioni di decessi l’anno: un numero certamente importante di persone. Il primo provvedimento di prevenzione per i fumatori è stata la “Who Framework Convention on Tobacco Control (Who FCTC)” del 2004, e anche l’attuale Governo italiano, in particolare il Ministro della Salute Orazio Schillaci, si sta muovendo per estendere i divieti sul fumo…

I fumatori in Italia

Secondo le stime, in Italia gli uomini iniziano a fumare all’età di 17,4 anni, mentre le donne a 18,7; un considerevole 13,8% inizia addirittura prima dei 15 anni. L’Istituto Superiore della Sanità nel 2021, dopo aver raccolto dati e averli presentati alla giornata mondiale senza tabacco, ha lanciato un allarme; su un campione di 2.775 studenti tra i 14 e i 17 anni, il 43,43% ha cominciato a fumare alle scuole medie e il 4,04% già alle scuole elementari.

La maggior parte, il 52,53%, inizia a fumare alle scuole superiori, mentre il 20,1% dei fumatori in Italia ha usato la sigaretta elettronica per cominciare a fumare, il 2,3% la sigaretta a tabacco riscaldato (a basso contenuto di nicotina) e il 77,6% la sigaretta tradizionale. Tra il 2017 e il 2020 sono state proprio le sigarette elettroniche e quelle a tabacco riscaldato a vedere un esponenziale incremento delle vendite sul mercato, rispettivamente del 616% e 1.089%. Viceversa, le vendite di sigarette tradizionali tra il 2019 e il 2020 sono diminuite del 4,5%.

Un italiano su quattro ha il vizio del fumo

In occasione della Giornata mondiale contro il tabacco del 2022 sono stati esposti i dati del “Rapporto sul fumo in Italia”; ne è risultato che circa un italiano su quattro fuma (il 24,2% della popolazione). Si tratta di un record negativo che non si registrava dal 2006. Con l’aumento dei fumatori e delle vendite sul mercato di nuove sigarette diverse dalle tradizionali, sono incrementate anche le persone che fumano sigarette a tabacco riscaldato; +3,3% del 2022 rispetto al +1,1% del 2019. Tuttavia, un’elevata percentuale di persone, circa il 36,6%, le considera meno dannose di quelle tradizionali.

I divieti sul fumo: il fine è arrivare ad una generazione senza tabacco

L’obbiettivo del Ministro della Salute è quello di riuscire a creare una “generazione senza tabacco“. Per raggiungere questo traguardo sono stati pensati ulteriori divieti da affiancare a quelli già esistenti, oltre ad un’ulteriore stretta della legge Sirchia. I divieti in arrivo sarebbero quindi i seguenti:

  • Estendere il divieto di fumo in altri luoghi all’aperto in presenza di minori e donne in gravidanza;
  • Estendere il divieto anche alle emissioni dei nuovi prodotti non da fumo (sigarette elettroniche e prodotti del tabacco riscaldato);
  • Vietare di attrezzare sale fumatori nei locali chiusi;
  • Proibire la pubblicità ai nuovi prodotti contenenti nicotina e ai device dei prodotti del tabacco riscaldato.

Il Ministro Schillaci, dopo aver parlato in Senato della carenza di farmaci, si è poi rivolto anche alla Camera:

“Il Governo intende affrontare la prevenzione e il contrasto del tabagismo, tuttora la principale causa di morbosità e mortalità prevenibile in Italia, per conseguire l’obbiettivo sfidante del Piano europeo contro il cancro 2021 di creare una ‘generazione libera dal tabacco’, nella quale meno del 5% della popolazione consumi tabacco entro il 2040”. [La Repubblica]

 

fumatori

Palazzo Madama (@Shutterstock)

 

Le parole di Schillaci

Una delle misure che il Governo vorrebbe adottare è aggiornare e ampliare l’articolo 51 della legge 3/2003 per vietare, ad esempio, le sale per fumatori nei locali chiusi oppure estendere i divieti per le sigarette elettroniche.

“Dovranno essere adottate misure atte a garantire a tutti i cittadini la massima tutela della salute, fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, tenendo conto della costante crescente diffusione nel mercato di nuovi prodotti (sigarette elettroniche; prodotti del tabacco senza combustione) e delle sempre più numerose evidenze sui loro possibili effetti dannosi per la salute.

Accanto al supporto agli interventi di prevenzione e di disassuefazione si ritiene necessario e strategico assicurare il massimo supporto alle azioni dell’Unione Europea attraverso il recepimento entro il 23 luglio 2023 della direttiva delegata della Commissione che emenda la direttiva 2014/40/EU relativamente all’eliminazione di alcune esenzioni che riguardano i prodotti del tabacco riscaldato, onde consentirne l’entrata in vigore dal 23 ottobre 2023, e al processo di complessiva revisione della Direttiva 2014/40/EU e della Direttiva fiscale. Tale processo punta a consentire che i diversi molteplici interessi correlati ai prodotti del tabacco, che coinvolgono i Dicasteri economici, non prevalgano sulla tutela della salute” [La Repubblica].

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