di davide gerace
Le offerte che fedeli di religione cristiana donano alla Chiesa sono ormai un rito tradizionale. Tutti i soldi che si ottengono dalle offerte, che ricordiamo sono spontanee, di solito sono destinate alle spese della parrocchia, o per aiutare i poveri. Da Benevento, però, arriva un presunto scandalo con protagonista un ex prete.
La storia
Come racconta l’emittente TV7 Benevento, la guardia di finanza avrebbe sequestrato oltre 170mila euro ad un ex parroco della Chiesa di San Modesto, Benevento. La scoperta sarebbe avvenuta durante le perquisizioni in casa dell’ex parroco dello scorso 3 novembre 2021.
Si tratterebbe di appropriazione indebita, il prete avrebbe sottratto i soldi in maniera illegale. Della cifra totale, la guardia di finanza avrebbe stabilito che il 40%, pari a 68.230mila euro, proverrebbero dalle offerte dei fedeli alla parrocchia. La cifra, come stabilito dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Benevento, ha vincolo di destinazione alla Chiesa di San Modesto.
Il sequestro preventivo dei 68mila euro sarebbe nato dalla querela presentata dall’attuale reggente della parrocchia di San Modesto.
Benevento: l’ex parroco era già stato condannato
Tutto il maxi sequestro ai danni dell’ex prete, sarebbe nato da un’altra indagine, sempre nei suoi confronti. Nel novembre del 2021 la polizia aveva arrestato l’ex parroco per detenzione e scambio di materiale pedopornografico. I militari avevano trovato oltre 950 file d’immagine e 95 video con contenuti pedopornografici.
Per questa accusa l’uomo a giugno era stato condannato a 3 anni e 6 mesi di domiciliari e il 9 novembre la Corte d’Appello aveva confermato la condanna. Adesso arrivano nuovi guai per l’uomo, indagato anche per appropriazione indebita di denaro e con l’alto rischio di un nuovo processo.
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