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Ecobonus: nuovi incentivi per auto elettriche per redditi inferiori a 30 mila euro

di Lorenzo Peratoner

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Nella giornata di ieri il nuovo governo guidato da Giorgia Meloni (qui c’è l’articolo dedicato) ha prestato giuramento, in attesa del famoso passaggio della campanellina che avverrà oggi. Tuttavia, uno degli ultimi atti di Giancarlo Giorgetti in qualità di Ministro per lo Sviluppo economico (nel Governo Meloni ricoprirà il ruolo di Ministro dell’economia) è l’estensione dell’ecobonus per l’acquisto di auto meno inquinanti. Scopriamo nei prossimi paragrafi in che cosa consiste e chi ne può beneficiare…

Ecobonus: i beneficiari e le dichiarazioni di Giorgetti

Come riporta SkyTG24, il giorno 2 novembre, a partire dalle ore 10:00, sul sito del MISE dedicato all’ecobonus sarà possibile prenotare gli incentivi per tutti coloro che hanno un reddito inferiore ai 30.000 €. Le categorie di veicoli interessate da questo incentivo sono quelle M1, elettriche e ibride plug-in, per cui è previsto un incremento del 50% dei contributi già stanziati in precedenza. Giorgetti spiega:

“Con questa misura si concretizza il disegno industriale avviato all’inizio del mio mandato per accompagnare la filiera e i cittadini verso la transizione green, cercando di tener conto degli effetti sociali, oltre che di quelli economici e ambientali”.

Il capitale destinato non solo per questo bonus, ma in generale come sostegno per tutta la filiera produttiva, specie quella Made in Italy, è di ben 8,7 miliardi di euro.

La ripartizione dei contributi

In generale, i contributi hanno lo scopo di rendere più appetibile ai consumatori i mezzi che consumano fino a 60g/km CO2, con una suddivisione in due fasce:

  • Fascia 0-20g/km CO2. In questo caso troviamo gli incentivi più ghiotti, che possono arrivare a ben 7.500 € con rottamazione, e 4.500 € senza rottamazione. Il prezzo di listino del veicolo deve essere pari o inferiore a 35 mila euro IVA esclusa.
  • Fascia 21-60g/km CO2. I contributi per questa fascia sono leggermente ridotti, in quanto sono previsti 6.000 € con rottamazione e 3.000 € senza rottamazione. Tuttavia può salire il prezzo di listino del mezzo, con una cifra pari o inferiore a 45 mila euro IVA esclusa.

Segnaliamo inoltre che gli incentivi interessano anche le attività di noleggio, con la condizione che la proprietà dei veicoli sia mantenuta per 12 mesi. In questo caso si seguono le stesse fasce precedenti, ma con degli incentivi assai ridotti. Per la prima fascia, infatti, sono 2.500 con rottamazione (senza sono 1.500 €). Per quanto riguarda la seconda, invece, 2.000 € di contributi con rottamazione (1.000 € senza).

Senz’altro questi ecobonus hanno il nobile scopo di aumentare la circolazione di auto meno inquinanti; un problema, tuttavia, è la scarsità di punti di ricarica per i mezzi elettrici. Come riporta SkyTG24, infatti, i considerevoli finanziamenti per le colonnine previste dal Ministro Cingolani sono stati bloccati. Speriamo quindi che il nuovo Governo a trazione Fratelli d’Italia prenda in considerazione questo problema, che molto spesso disincentiva i cittadini ad acquistare veicoli elettrici, nonostante i consistenti ecobonus.

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