di Francesco Ferri
Oggi si sono svolte le votazioni per eleggere i presidenti di Senato e Camera. Ignazio La Russa è stato nominato Presidente del Senato con 116 voti. Su 186 senatori votanti su 187 presenti, la maggioranza richiesta era di 104 voti, ampiamente superata dal candidato di Fratelli d’Italia. Molti dei voti per la sua elezione arriverebbero dall’opposizione, dal momento che da Forza Italia sarebbero giunti solo due voti. Ripercorriamo in breve la carriera politica del nuovo Presidente del Senato italiano.
Ignazio La Russa, carriera politica
Ignazio Benito La Russa è nato a Paternò, in provincia di Catania, il 18 luglio 1947. Il padre era segretario del Partito Nazionale Fascita e poi senatore del Movimento Sociale Italiano. Sia Ignazio che il fratello Romano seguirono le orme del padre intraprendendo una militanza attiva all’interno del Fronte della Gioventù dell’MSI. Dopo aver studiato in Svizzera e in seguito a Pavia, divenne poi avvocato.
Proseguì il suo impegno politico diventando prima responsabile del Fronte della Gioventù e venendo poi eletto al consiglio regionale della Lombardia. Aderì alla trasformazione dell’MSI in Alleanza Nazionale con cui rimase eletto alla Camera fino al 2008. In quest’occasione si candidò con il Popolo della Libertà di Silvio Berlusconi. La Russa divenne poi ministro della Difesa fino al 2011. Nell’anno successivo uscì dal PDL e fondò Fratelli d’Italia insieme a Giorgia Meloni e Guido Crosetto. Nel 2018 è stato eletto senatore e poi vicepresidente del Senato.
Il discorso dopo la nomina
Dopo essere stato eletto ha tenuto un discorso, come riportato da ANSA, “Anche in questa legislatura ci si aspetta e si parlerà di riforme. Non dobbiamo favoleggiare il “tutto e subito” ma soprattutto non bisogna temerle. Bisogna provare a realizzarle insieme”.
“Il mio è un compito di servizio, non devo cercare oggi agli applausi, non devo dire parole roboanti o captare la vostra benevolenza. Lo dovrò fare ogni giorno, le scelte che dovrò fare a volte piaceranno a volte non piaceranno. Non c’è bisogno di parole che suscitano un applauso, ma solo di una sincera promessa: cercherò con tutte le mie forze di essere il presidente di tutti”.
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