di Francesco Ferri

Una svolta decisamente epocale quella che sta per avvenire. Il presidente degli USA Joe Biden concederà la grazia a tutti coloro che sono stati condannati per il possesso di marijuana. Si tratta di una decisione molto importante, che potrebbe rivoluzionare la politica  sul possesso di marijuana da parte del governo.  Questo cambiamento spianerebbe ulteriormente la strada alla legalizzazione della droga leggera a livello federale, come già realizzato in molti stati degli USA.

Le dichiarazioni di Biden

“Come ho detto spesso durante la mia campagna presidenziale, nessuno dovrebbe essere in prigione solo per aver usato o posseduto marijuana. Mandare persone in prigione per possesso di marijuana ha sconvolto troppe vite e incarcerato persone per comportamenti che molti Stati non proibiscono più”. Queste le parole, riportate dalla CNN con cui Biden ha confermato il proprio interesse a contrastare il proibizionismo nei confronti della marijuana. L’obbiettivo della svolta sarebbe quello di evitare che il possesso della sostanza porti a una  condanna, fatto che causerebbe una maggiore difficoltà nell’ottenere una casa, un impiego o più banalmente un’istruzione.

Gli afroamericani ancor più discriminati

Sempre riguardo ai temi legati alla marijuana, Biden ha più volte sottolineato come molto spesso siano le persone afroamericane a subire una discriminazione maggiore: “I bianchi e le persone di colore fanno uso di marijuana allo stesso modo, tuttavia le persone di colore sono state arrestate, processate e condannate in modo sproporzionato“. Oltre a ciò, il Presidente degli Stati Uniti ha esortato i governatori a seguire il suo esempio e graziare i condannati per questo tipo di reato, poi ha dato mandato al Ministro della Salute e a quello della Giustizia di preparare una riforma della legge federale sulla droga leggera, modificandone la classificazione, che attualmente è di livello A, al pari di LSD o eroina.

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