di davide gerace
Finire la scuola ed entrare subito nel mondo del lavoro, magari come professore. Sembra pura utopia, ma casi del genere, anche se rari, ci sono e quello che andremo a raccontare oggi è uno di questi.
Dai banchi di scuola a professore in pochi mesi
Come scrive il quotidiano La Repubblica, un ragazzo di soli 19 anni è riuscito a diventare docente tecnico pratico nella scuola dove fino a 3 mesi fa era uno studente. Il giovane, nato nell’agosto del 2003, si è diplomato con il massimo dei voti a luglio, nell’istituto “Adone Zoli” di Atri, in Abruzzo.
Il suo indirizzo Meccanica e Meccatronica, istituito di recente, risponde alle esigenze lavorative della aziende locali, confermando quindi le buone possibilità lavorative che offre l’Istituto. Non solo, gli sbocchi lavorativi riguardano anche la scuola, dato che è possibile insegnare fin da subito, come dimostrato dalla vicenda del 19enne.
Insegnare a dei coetanei: i casi più recenti in Italia
La notizia ha subito fatto il giro del web e in molti hanno espresso la propria soddisfazione per la vicenda. Come spiega il quotidiano La Repubblica, la dirigente dell’Istituto, ha accolto bene il ragazzo: “Sono contenta, conoscendone le capacità, ma anche con la curiosità di vederlo “in azione” con alunni quasi coetanei che con lui condividono la passione per la Robotica“.
Ma il caso di Atri non è l’unico; quest’anno sono diventate professoresse anche altri 2 giovanissime ragazze. La prima, a marzo 2003 a Scafati, in provincia di Salerno. La giovane, diplomata a giugno del 2021 all’I.S. Cesaro Vesevus di Torre Annunziata, è diventata docente tecnico ITP (insegnante tecnico pratico) in provincia di Udine.La seconda ragazza arriva da Randazzo, Sicilia, ed è nata a febbraio del 2003. La 19enne, ha studiato all’istituto alberghiero locale e nel novembre del 2021 ha ottenuto una cattedra come supplente in un istituto alberghiero, in provincia di Verbania, Piemonte.
In un mondo, quello dell’insegnamento, che in Italia riguarda per la maggior parte persone sopra i 50 anni, questi ragazzi rappresentano una bella novità.
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