di Gabriele Nostro
Secondo quanto riportato dal quotidiano Avvenire, qualche giorno fa a Roma, durante un corteo a favore dell’aborto, un gruppo di femministe si è avversato contro Laura Boldrini per contestare l’iniziativa di rendere la pillola abortiva a pagamento. Il battibecco si è fondato sulla difesa dei diritti delle meno abbienti, secondo le manifestanti, impossibilitate all’accesso al metodo contraccettivo. E ora, per il rumore generato dall’avvenimento, sembra essersi smosso qualcosa…
La novità (in fase di valutazione) relativa al futuro della pillola abortiva
Secondo quanto riportato, Alessio D’Amato, l’assessore alla sanità della Regione Lazio, avrebbe nominato un gruppo per valutare la praticabilità di un’idea rivoluzionaria: rendere la pillola anticoncezionale gratuita per tutte le ragazze d’età compresa tra i 15 e i 19 anni.
Per lavorare al progetto, i vertici della Regione si sarebbero incontrati con dei rappresentanti del Coordinamento delle assemblee delle donne e delle libere soggettività dei consultori del Lazio; qui si sarebbe discusso delle possibili modalità per reperire i fondi per rendere possibile il tutto. I primi aggiornamenti riguardo l’argomento dovrebbero arrivare tra quindici giorni; sarà necessario che il Coordinamento dei consultori, l’assessore d’Amato e i responsabili dei consultori per le Asl si riuniscano per discutere del tutto.
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