di Michele Foti
Questo rinnovo non s’ha da fare. Il contratto di Rafael Leao con il Milan scade nel 2024: la volontà del giocatore di proseguire la sua avventura in rossonero c’è; quella del club anche. Lo dimostrano le parole del d.t. Paolo Maldini in occasione del match di Champions League contro la Dinamo Zagabria: “Il rinnovo è un problema che abbiamo affrontato diversi mesi fa. Rafa sa che per diventare più forte di adesso la soluzione è restare con noi”. Ma allora che cosa impedisce a questo rinnovo di avverarsi? Cerchiamo di scoprirlo…
Sirene blues su Leao
Il primo ostacolo che si frappone tra Rafael Leao e il Milan è l’interesse del Chelsea per l’esterno portoghese. Non è una novità. Il club di Londra si era infatti presentato alle porte di Milano già nelle ultime settimane del calciomercato estivo: “L’offerta ufficiale scritta del Chelsea non è arrivata, ma a livello informale sì. Naturalmente è stata respinta”, le parole di Paolo Maldini.
I Blues allora avevano bisogno di riempire la casella lasciata vuota dal trasferimento in prestito di Romelu Lukaku all’Inter; l’assalto per Leao non riuscì, e il sostituto fu individuato allora in Aubameyang del Barcellona. Tuttavia, l’interesse per il portoghese non è scemato: in vista del mercato invernale il Chelsea sembra intenzionato a mettere sul piatto ben 100 milioni. Una cifra, questa, che non faticherebbe a far vacillare la dirigenza rossonera.
Leao-Sporting, una separazione problematica
Il vero problema per il Milan, tuttavia, è un altro: Leao e il Lilla – squadra di Ligue 1 in cui il portoghese ha militato dal 2018 al 2019 – devono pagare allo Sporting Lisbona un risarcimento da 16,5 milioni, che diventano 19 con gli interessi. Una faccenda, questa, di carattere giudiziario, confermata lo scorso maggio da una sentenza dello stesso Tribunale di Milano.
Per sapere che cosa c’è dietro quei 19 milioni, bisogna tornare indietro al 2018, e in particolare al trasferimento di Rafael Leao dallo Sporting al Lille. Un cambio di maglia avvenuto evidentemente con qualche irregolarità. Dopo la mancata qualificazione alla Champions League 2018-19, gli ultras portoghesi fecero irruzione nei campi d’allenamento del club verdebianco in segno di protesta. Ciò spinse Leao e altri otto compagni di squadra a ricorrere a una rescissione unilaterale del contratto. I tribunali portoghesi e poi quello milanese, tuttavia, gli diedero torto.
Il Milan, ovviamente, non è coinvolto, avendo tesserato Leao soltanto in un secondo momento (estate 2019), ma è evidente che la vicenda ha un’influenza sul rinnovo del portoghese con il club rossonero.
Un rinnovo da 65 milioni
Qual è, dunque, la somma in gioco? Quanti soldi separano il Milan dal rinnovo di Rafael Leao? Il portoghese chiede un quinquennale da sette milioni a stagione. Potrebbe accontentarsi anche di sei milioni, secondo alcune indiscrezioni, ma il problema vero è un altro, ed è proprio nella vicenda con lo Sporting.
Leao chiede infatti al Milan di mettere fine alla questione pagando 15 dei 19 milioni dovuti al club verdebianco (la somma rimanente sarebbe a carico del calciatore e del Lille). Quindici milioni che si aggiungerebbero ai 45-50 del solo contratto quinquennale, per un totale di 65 milioni. Una cifra che la proprietà rossonera non può certo sborsare a cuor leggero.
La questione è estremamente complessa, e le indiscrezioni si susseguono di settimana in settimana. Le parti in gioco, intanto – lo Sporting Lisbona, il Lille, il Milan, il calciatore e il suo entourage –, continueranno a lavorare per individuare un punto d’incontro. A noi non resta che aspettare.
Nel frattempo, però, incombe sul duo Maldini & Massara lo spettro del Qatar. I Mondiali di novembre, infatti, non soltanto allungheranno inevitabilmente tutta la procedura, ma rischieranno anche di far lievitare l’interesse dei club stranieri (Manchester City e Chelsea su tutti) per Leao , che sarebbe infatti esposto nella maggiore vetrina che il calcio possa offrire.
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