di Gabriele Nostro
Il mondo cambia per mezzo della scienza che continua ad innovare. Tra le rivoluzioni più importanti figurano sicuramente quelle tecnologiche, che pian piano stanno producendo delle risorse che vengono usate nel mondo del lavoro, in sostituzione di quelle umane, ancora in gioco per le pratiche esclusive ed essenziali.
Inoltre, ora come non mai si sfumano i confini delle competenze: cosa concorre all’uomo, cosa alla macchina, e cosa a entrambi? Le risposte dovrebbero essere ferme, ma mutano con l’evoluzione. Così, oggi, anche i sistemi informatici possono condurre delle selezioni, decidendo, per personalità superiori, il destino dei candidati…
Rivoluzione nel lavoro: selezioni “in mano” ad un automa per rendere il sistema più efficiente
È “La Repubblica” a riportare le informazioni sulla recente innovazione lanciata da Questit, azienda che ha sviluppato il primo addetto virtuale volto alla ricerca del personale. Questo, grazie all’Intelligenza Artificiale attua una scrematura dei candidati, organizzando colloqui e analizzando risposte, emozioni e livello di attenzione. Scartando o promuovendo i concorrenti, l’identità telematica opera la parte precedente alla vera e propria selezione, facendo risparmiare soldi e tempo alla realtà che ne fruisce.
Algho, il nome con cui si riconosce la “creatura”, è un avatar 3D dalle somiglianze umane che, come spiega Ernesto Di Iorio, CEO di Quesit:
“È capace di colloquiare con l’utente nella modalità più umana ed empatica possibile. Questo strumento non sostituisce completamente i reclutatori ma li aiuta a ottenere una sorta di classifica dei migliori candidati. Una sorta di pre-selezione che può essere realizzata in pochissimo tempo. Algho potrebbe effettuare colloqui anche di migliaia di persone nello stesso momento senza perdere velocità”.
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