di Antonio Stiuso
Continua il processo di annessione dell’Ucraina dell’Est alla Russia, voluto da Putin. Nella Repubblica popolare del Donbass, infatti, è stato istituito un nuovo Premier con il favore del Presidente russo; nel frattempo, Mariupol potrebbe cambiare nome, in favore del suo vecchio nominativo sovietico…
Il lento processo di annessione agognato da Putin
Il processo di annessione dell’Ucraina dell’Est immaginato da Putin sta prendendo lentamente forma; a riportare la notizia è La Repubblica. Stando alla ricostruzione del quotidiano, la Repubblica popolare del Donbass avrà un nuovo Primo Ministro. Si chiama Vitali Khotsenko, ed è stato investito del comando della Regione dal Cremlino.
Khotsenko è definito “russo”, nonostante sia nato a Dnipro, perché si è formato nell’Università Statale di Mosca, la Limonosov, e in seguito ha prestato servizio all’interno del Ministero dell’Industria e del Commercio della Federazione russa. Putin, in questo momento, ha fretta di istituire un proprio Governo e ha intenzione di avviare un processo amministrativo-costituzionale simile a quello avvenuto nella regione del Lugansk, attualmente sotto la guida di Leonid Pasechnik. Il nuovo esecutivo filo-russo non sarà però riconosciuto né da Volodymyr Zelensky né dall’Occidente.
Cambio al comando in Ucraina
Il nuovo Premier della Regione del Donetsk, Vitali Khotsenko, ha 36 anni e si è specializzato in Economia, in Legge e Pubblica amministrazione, dopo aver conseguito la laurea in Sociologia a Mosca. Questo è senza dubbio l’incarico più importante della sua carriera, dopo quello di direttore del Dipartimento delle politiche industriali del Ministero dell’Industria e del Commercio a Mosca, e quello precedente, in ambito militare, di luogotenente che lo ha portato poi a tuffarsi nella politica russa.
Il suo primo incarico nel Donbass risale al 2020, quando affiancò il Presidente del Consiglio popolare Volodymyr Bidyoka. Ora, invece, scala la vetta degli incarichi governativi e avrà il compito di formare un Governo apprezzato da Putin. Il cambio di esecutivo avverrà sotto la supervisione di Denis Pushilin, Presidente e capo delle forze armate della Repubblica popolare del Donetsk dal 2018. Pushilin è il vero regista al quale Putin ha affidato sin dal 2014 l’annessione a Mosca di tutta l’Ucraina orientale. Stando alle sue stesse parole, infatti, questi territori non si sarebbero mai sentiti parte del popolo ucraino.
Mariupol cambierà nome?
Nel frattempo, sempre stando a La Repubblica, un forte segnale mediatico potrebbe arrivare proprio da Mariupol, una delle città più bersagliate e teatro di gravi crimini di guerra. Dopo che Lugansk è tornata Voroshilovgrad (il suo vecchio nome sovietico) per un giorno, infatti, anche Mariupol potrebbe veder cambiare il suo nome in favore del vecchio toponimo sovietico Zdanov; questo venne utilizzato dopo la Seconda Guerra Mondiale in onore del Presidente del Soviet dell’Unione. Intanto, i militari russi hanno già smantellato la scritta all’ingresso della città…
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