di Gabriele Nostro
Nelle ultime ore Mosca ha aggiornato “la lista nera” dei nomi (in prevalenza politici) cui è vietato l’ingresso in Russia. Ad aggiungersi per ultimo in elenco è un grande gruppo di statisti britannici, tutti accomunati dall’appartenenza a uno Stato considerato “ostile” dal Cremlino.
Russia: funzionari del Regno Unito non possono accedere al Paese
Spicca nella nota dei veti l’identità di Boris Johnson, Premier britannico; oltre la sua, non passano inosservate quella del Segretario degli Esteri Liz Truss e del Segretario alla Difesa Ben Wallace. Ulteriormente ai precitati, è stato posto un divieto d’accesso ad altri 10 funzionari del Governo britannico. SkyTg24 riporta, in rifacimento alle dichiarazioni del Ministero degli Esteri russo, che: “La decisione è stata presa in vista dell’ostilità senza precedenti da parte del Governo britannico, in particolare dell’imposizione di sanzioni contro alti funzionari russi“. Per questo, chiosa lo stesso Ministero, l’elenco è in attesa di essere compilato ancora.
Ad aumentare la tensione ci sarebbe anche la notizia secondo cui la Gran Bretagna avrebbe inviato forze speciali a Kiev. Queste, in base all’informazione del Times, sarebbero giunte in Ucraina nelle ultime due settimane per istruire le truppe locali circa l’uso di alcuni tipi di armi fornite da Londra (in particolare i razzi anti-carro Nlaw).
Alcuni militari anglosassoni avevano inoltre già avuto modo di saggiare l’attuale territorio di guerra dopo l’invasione della Crimea. Le forze britanniche avevano battuto in ritirata lo scorso febbraio al fine di evitare un conflitto diretto con le potenze russe, poiché ciò sarebbe potuto sfociare in un coinvolgimento della NATO nel conflitto in corso.
Soldati (@Shutterstock)
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