di Domenico Scala
Gatti russi fuori dalle competizioni feline! Sembra incredibile, o meglio dovremmo dire che è decisamente ridicolo. Eppure è esattamente quello che è che stato certificato in data odierna dalla FIFe (Federazione Internazionale Felina), nata a Parigi nel 1949. La Federazione ha vietato a tutti i gatti di proprietà russa di partecipare alle sue competizioni. I gatti allevati in Russia non potranno essere importati o registrati nel libro genealogico della FIFe, qualunque sia il loro pedigree.
Ostracizzati anche i gatti russi
Questa la motivazione alla base del provvedimento (come è possibile leggere in questo estratto del “duro” comunicato), consultabile sul sito ufficiale della Federazione:
“Il consiglio di amministrazione della FIFe è scioccato e inorridito dal fatto che l’esercito della Federazione Russa abbia invaso la Repubblica ucraina e abbia iniziato una guerra. Molte persone innocenti sono morte, molte altre sono ferite e centinaia di migliaia di ucraini sono costretti a fuggire dalle loro case”.
La FIFe ha poi aggiunto che organizzerà donazioni per sostenere gli allevatori di gatti in Ucraina e che seguirà le restrizioni contro i felini di proprietà russa almeno fino al 31 maggio, e che potrebbe anche estendere la sanzione a seconda delle operazioni della Russia in Ucraina.
Ricordiamo che la FIFe è l’organizzazione internazionale responsabile di oltre 700 eventi l’anno, in cui vengono mostrati oltre 200.000 gatti, secondo stime ufficiali. Tuttavia questa decisione di punire i gatti (e i loro proprietari) per l’aggressione russa è così surreale che in molti hanno pensato fosse uno scherzo, all’inizio. Anche perché la notizia è stata diffusa per primo sulla piattaforma social cinese Weibo, dove molti utenti hanno commentato con ironia e incredulità. Non è penalizzando gli innocenti che si risolvono questioni delicate come questa. Al solito i veri responsabili pagano le conseguenze minori.
Per restare sempre aggiornati con news di ogni tipo continuate a seguirci su Nasce, Cresce, Ignora!
di Domenico Scala
Se hai trovato interessante questo articolo forse potrebbe piacerti anche:
© RIPRODUZIONE RISERVATA