di Federico Minelli

Fiorentina-Juventus è sempre stata una partita particolare. Specie per i gigliati, che spesso ritrovano, da avversario, chi fino a qualche mese prima esultava con la maglia viola. È successo con Baggio, Bernardeschi e Chiesa; ora è il momento di Dusan Vlahovic, e Firenze prepara il bentornato.

Le parole dei mister

Le domande su Vlahovic erano scontate, e Allegri, più che schivarle, le ha portate a suo vantaggio: un altro modo per spronare il serbo, che di fame ne ha già tanta. Lo ha dimostrato anche nella prima parte di stagione, vissuta da separato in casa: nonostante spesso ricevesse fischi, ha sempre risposto con gol e ottime prestazioni.

Italiano, invece, le ha proprio evitate, focalizzandosi più sull’aspetto tecnico: “Il nostro avversario conosce tutto ciò che andremo a proporre, ma anche noi sappiamo come vuole farci male lui, pregi e difetti. Non si può esser leggeri nemmeno per un istante. Dusan se ha 2 palloni, tre li butta dentro” – ha detto in conferenza stampa.

Il “Franchi” prepara l’accoglienza a Vlahovic

La società viola ha messo le mani avanti, con un comunicato diramato stamattina: “La Fiorentina ringrazia i tantissimi tifosi che saranno allo stadio accanto alla squadra per la partita Fiorentina-Juventus di mercoledì. Il club viola invita anche in questa occasione i nostri tifosi a sostenere la squadra con tutta la loro passione, il loro cuore e la loro straordinaria ironia, facendo sentire per tutti i 90 minuti l’amore per i nostri colori, evitando cori razzisti e discriminazioni che nulla hanno a che vedere con la nostra cultura e la nostra storia. Forza viola“.

Tuttavia, il tifo organizzato della Fiorentina ha segnato in rosso la data di domani: il clima, con ogni probabilità, sarà tutt’altro che amichevole, ma anche, si spera, privo di discriminazioni razziali. Un po’ come lo striscione esposto dalla Fiesole dopo il passaggio alla Juventus: “Il rispetto non si conquista con i gol. Vlahovic uomo di me**a, Curva Fiesole“.

Duro, come chi si sente tradito dal suo primo amore, ma comunque non razzista. Questo è l’importante, perché lo sfottò fa parte del gioco, finché si ferma a semplice sfottò. Chi ha provato a sdrammatizzare è stato l’ex viola David Pizarro, sul sito “Firenzeviola“:  “Credo che i tifosi viola gli ricorderanno ad uno ad uno chi sono i suoi familiari…“.

Per essere sempre aggiornato sulle news provenienti da tutto il mondo continua a seguirci su Nasce, Cresce, Calcia.
di Federico Minelli

Potrebbero interessarti anche:

• Il derby degli addii: Kessiè e De Vrij in partenza?
• Coppa Italia, le probabili formazioni delle semifinali d’andata
• Ucraina: un calciatore 25enne tra le vittime dei bombardamenti

© RIPRODUZIONE RISERVATA