di Marco Porreca

L’altro ieri, Roman Abramovich ha ufficialmente affidato la presidenza del Chelsea alla fondazione benefica Chelsea Foundation. La scelta è stata fatta soprattutto per proteggere la squadra londinese da influenze extra-calcistiche, legate all’invasione russa in Ucraina. Infatti, la storica amicizia tra il proprietario del club e Vladimir Putin non è per niente vista di buon occhio in Inghilterra. Cosa succederà quindi al Chelsea?

Chelsea: la situazione

Dal punto di vista dirigenziale, nel Chelsea non è cambiato nulla. Infatti, Abramovich, già prima di lasciare il club, non ricopriva alcuna carica dirigenziale all’interno della board. Inoltre, tutti i ruoli dirigenziali più importanti sono rimasti invariati; l’ad Marina Granovskaia e il consulente tecnico ed ex portiere Peter Cech, entrambi molto fedeli alla presidenza, sono rimasti in sella.

Per adesso, non si prospettano gravi conseguenze nel breve periodo. Nel lungo periodo, invece, il futuro è molto incerto. Stando a quanto riporta Eurosport, se il conflitto in Ucraina non si risolverà nel breve, la cessione del club sembrerebbe inevitabile. Nel caso in cui la cessione diventasse necessaria, il candidato più quotato a prendere le redini del Chelsea sembrerebbe essere Jim Ratcliffe, il venticinquesimo uomo più ricco d’Inghilterra, proprietario, tra le altre, del Nizza. Ratcliffe aveva già offerto 2 miliardi di sterline per il Chelsea, e ora le acque agitate dal conflitto in Ucraina potrebbero spingere Abramovich ad accettare un’offerta al ribasso.

Il Chelsea rischia di fallire?

Secondo quanto riporta il Times, il Governo inglese in accordo con l’UE starebbe pensando di congelare tutti i beni di Abramovich (e di tutti gli oligarchi russi del Regno Unito). Se ciò dovesse accadere, l’imprenditore potrebbe chiedere al club londinese di rimborsargli 1,5 miliardi di sterline, cioè il capitale che ha investito nelle casse del club negli ultimi anni. Il Chelsea, in tal caso, si troverebbe sul lastrico, ma questo scenario sarebbe evitato da una cessione del club.

Roman Abramovich (@Shutterstock)

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