di Redazione NCI
La Fiorentina, specie sotto la presidenza di Rocco Commisso, non si è mai nascosta. Ha sempre parlato apertamente, nel bene e nel male, di quelle che erano le idee della società. Non sempre condivisibili, è vero, ma il presidente e i collaboratori ci hanno messo la faccia ogni volta.
Dopo tutte le polemiche che sono sorte dai maggiori esponenti del mondo del calcio (Guardiola, Mourinho, Courtois, Klopp) riguardo i calendari fitti, e dopo l’onda di sdegno post-Superlega, il club di Firenze ha pensato a possibili soluzioni per un calciomercato più leale ed equilibrato in futuro. Oggi ha pubblicato sul proprio sito ufficiale un comunicato in cui riassume, in 10 punti cardine, le proprie idee. A voi il giudizio.
Il comunicato della Fiorentina
Un titolo molto eloquente: “10 proposte per un calcio sostenibile e regole più chiare per i procuratori“. Dopo una breve introduzione in cui si parla dell’imponente giro economico dietro al calciomercato e allo strapotere degli agenti e dei procuratori, comincia la lista. Ecco le 10 proposte, così come sono riportate nel comunicato:
1. Un limite alla percentuale sul trasferimento, dove le commissioni ai procuratori non dovranno superare il 5% del valore di trasferimento del giocatore;
2. Un’unica commissione, il procuratore potrà avere il mandato da una sola delle parti, così come sarà pagata la commissione soltanto da una delle parti, preferibilmente dal Club acquirente;
3. Procure singole, in ogni trasferimento, il procuratore potrà rappresentare solamente il calciatore;
4. Un nuovo sistema di solidarietà per parametri zero, per tutelare le Società che, pur avendo investito nella formazione continua dei calciatori, vedono comunque andare via alcuni di essi a fine contratto e dunque senza che ci sia un corrispettivo di trasferimento pagato all’ultimo Club (parametro zero). In particolare questo meccanismo dovrebbe remunerare l’ultima Società con cui il giocatore aveva in essere il contratto portato a scadenza, utilizzando come base di calcolo: a) il valore del giocatore riconosciuto dal mercato b) il salario che il calciatore prenderà dalla nuova Società c) le eventuali commissioni pagate al procuratore con riferimento a tale accordo;
5. Solo le Società autorizzate a trattare, nel periodo di durata del contratto del calciatore, solamente il Club venditore potrà negoziare il prezzo del trasferimento con il Club acquirente, a meno che il Club venditore conceda per iscritto l’autorizzazione al procuratore del calciatore a partecipare alle trattative;
6. Durata dei contratti più lunga, la FIGC dovrebbe trovare una soluzione con la possibilità di prolungare i contratti dei calciatori almeno fino a 6 anni (5+1), come già avviene in Premier League (sebbene si ritenga opportuno considerare la possibilità che i contratti nell’ordine di milioni di euro possano durare fino a 10 anni);
7. Un limite alle commissioni, dove le commissioni ai procuratori sui contratti dei calciatori non dovrebbero superare il 3% della retribuzione lorda del calciatore;
8. Altre fonti di guadagno per i procuratori, che potranno incassare ulteriori commissioni da altri accordi da stipulare con i calciatori (come i diritti di proprietà intellettuale, i diritti mediatici o gli accordi di sponsorizzazione) purché questi non contravvengano agli impegni contrattuali tra il calciatore e il Club;
9. Camera di compensazione, per avere sotto controllo e tracciati i pagamenti effettuati a favore degli agenti;
10. Totale trasparenza, tutte le commissioni versate ai procuratori dovranno essere riferite su base annuale dai Club a FIFA, UEFA, FIGC (in Italia) e al Fisco nazionale”.
Gli effetti che potrebbe avere sul mondo del calcio
L’idea della Fiorentina sarebbe una vera e propria rivoluzione del calciomercato così come lo conosciamo. Basata apertamente ai modelli delle leghe americane, porterebbe ad una sensibile diminuzione del potere di influenza dei procuratori. Innanzitutto, abbassando vertiginosamente gli introiti derivati dalle trattative dei propri assistiti. Secondariamente, creando un organo di controllo del lavoro degli agenti, così da rendere tutto il più trasparente possibile.
Il cambiamento più importante sta però nel punto 5. I procuratori non sarebbero più autorizzati a trattare con altri club senza il consenso di chi detiene il cartellino. Questa strategia, usatissima negli ultimi anni, ha messo alle corde molte squadre. Molti agenti parlano apertamente del futuro dei loro giocatori anche durante il campionato, propongono nuove destinazioni e deconcentrano tutto l’ambiente sportivo. Le ultime dichiarazioni di Raiola su De Ligt e Haaland ne sono un esempio. Se l’idea di Commisso passasse, nessuno sarebbe intrappolato nelle macchinazioni segrete degli agenti, che dovrebbero richiedere alla società venditrice il permesso di entrare nella vicenda.
Ad oggi, queste sono solo parole, che non trovano un corrispettivo pratico. Solo il tempo ci dirà come si evolverà il mondo del calcio, magari seguendo proprio il comunicato della Fiorentina.
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di Alessandro Colepio
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