di Redazione NCI

In India dei fedeli hanno percosso fino alla morte un uomo per aver tentato un atto sacrilego. Nella città di Amritsar, nello Stato del Punjab, un gruppo di uomini imbestialiti ha malmenato un infedele che stava per compiere un movimento empio nel santuario più sacro del Sikhismo.

Secondo quanto riporta la BBC, la quale cita i media locali, l’episodio sarebbe avvenuto nel corso di una preghiera al Tempio d’Oro della città. Si racconta che l’uomo abbia fatto irruzione nel Sancta Sanctorum della struttura e abbia cercato di toccare una spada cerimoniale, prima di essere travolto dalla furia omicida. La polizia ha avviato un’indagine per chiarire la dinamica dell’assassinio e identificare i responsabili della zuffa letale.

Fedeli per legge

Solo qualche giorno fa un uomo era stato arrestato con l’accusa di aver gettato un  libro sacro Sikh, il Gutka Sahib, in uno specchio d’acqua artificiale contornante lo stesso tempio. Sebbene le diverse entità degli accadimenti non permettano un paragone equo, spicca nel confronto una comune ideologia che si rifà ai canoni del più classico dei fanatismi religiosi. Eppure è sufficiente fare una piccola ricerca per scoprire che, tra gli insegnamenti predicati da Guru Nanak Dev (fondatore del Sikhismo), vi sono delle incitazioni che si riferiscono alla conduzione di un’esistenza “attiva, creativa e pratica” di “veridicità, fedeltà, autocontrollo e purezza”.

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di Gabriele Nostro

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