di Giorgio Stanga
Questa volta è a Parma che si è verificato l’ennesimo caso di aggressione ai danni di un professore, o, come in questo caso, di una professoressa. Infatti, la donna, insegnante presso una scuola media della città, è stata presa di mira da alcuni suoi studenti.
La vicenda
Stando a quanto riporta RaiNews, a seguito delle dichiarazioni della donna, fuori dalla scuola un gruppetto di studenti l’avrebbe seguita canzonandola. Ad un certo punto, uno di loro, mirando alla testa, le avrebbe lanciato un sasso che lei sarebbe riuscita a schivare per pochi centimetri. Fortunatamente la donna è rimasta illesa.
I fatti in questione risalirebbero al 9 febbraio scorso, mentre il 10 è stato presentato l’esposto affinché la Procura possa individuare eventuali profili di responsabilità per la “colpa in educando”, a carico dei genitori, essendo gli studenti minori di 14 anni e quindi non imputabili. Secondo quanto riportato dall’associazione professionale di Insegnanti, a cui la professoressa si è rivolta:
“I ragazzi, ben consapevoli di non essere incriminabili, affermano di vantare un sostanziale diritto a commettere qualunque genere di azione”.
Su suggerimento dell’associazione, la professoressa ha formalizzato agli uffici competenti dell’amministrazione scolastica la richiesta di essere rappresentata dall’Avvocatura dello Stato, intendendo procedere sia sotto il profilo penale, sia sotto quello civile.
Si cresce troppo in fretta?
Come detto, i ragazzi, avendo meno di 14 anni, non risponderanno dei fatti commessi, qualunque sia la loro gravità. Questo è un punto fermo dell’ordinamento italiano. Ma è giusto sia così? Sempre più spesso si discute sulla modifica dell’età minima per considerare penalmente responsabili i ragazzi.
In questo specifico caso, emerge chiaramente come i ragazzi siano consapevoli e abbiano agito con la consapevolezza di non poter essere “attaccati” dall’autorità, e quindi ci si chiede: “è ancora giusta quest’età?”. In diversi Paesi del mondo, si sta cominciando a discutere su una modifica, e visti i casi che si stanno verificando in questi mesi, potrebbe accendersi il dibattito anche in Italia.
Tu cosa ne pensi? Sia riguardo all’aggressione, e sia riguardo ad un’ipotetica modifica dell’età? Sarebbe giusto abbassarla? Faccelo sapere con un commento!
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