di Denieli Freitas Nogueira
Il presidente russo Vladimir Putin ha recentemente firmato una legge volta a confiscare i beni delle persone accusate di diffondere informazioni false riguardo l’esercito. Secondo l’ANSA, la legge che riguarda le informazioni false è già in vigore e prevede fino a 15 anni di reclusione, inoltre, ne esiste un’altra che prevede 7 anni per chi “scredita” l’esercito.
Putin e la repressione del dissenso
La legge firmata dal presidente Putin mira a limitare la libertà di parola nei confronti dell’invasione russa dell’Ucraina, contestata dalla popolazione russa sin dal primo giorno. La nuova legge permetterebbe al governo russo di confiscare beni e proprietà alle persone condannate per aver diffuso informazioni false riguardo la guerra e l’esercito, un’altra legge creata ad hoc dopo l’invasione dell’Ucraina. La notizia, intanto, ha già scatenato una serie di reazioni internazionali.
Guerra in Ucraina: ultimi aggiornamenti
Nel frattempo, le tensioni tra Ucraina e Russia sono aumentate ulteriormente nelle ultime ore dopo l’annuncio da parte di Kiev della distruzione di una nave della flotta russa al largo della Crimea. Il portavoce del Ministero della Difesa ucraino ha confermato che la nave da sbarco russo “Caesar Kunikov” è stata affondata e che la maggior parte dell’equipaggio è morta. Le forze armate ucraine hanno anche espresso preoccupazione per la situazione in prima linea, descrivendo il fronte come “estremamente complesso e stressante”.
Nell’ultimo attacco russo, tre persone, tra cui una donna incinta e un bambino, sono state uccise e molte altre sono rimaste ferite. Tra i danni riportati ci sono nove condomini e l’ospedale centrale della città di Selydove. Il ministro degli Interni ucraino ha denunciato l’attacco come un atto barbaro da parte delle forze russe, sottolineando il costo umano e materiale inflitto alla popolazione civile.
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