di Francesco Gervasio
San Marino si sta attivamente impegnando nella “guerra” contro gli smartphone ai giovani. Sta infatti intraprendendo l’approvazione di una legge volta a vietare l’accesso a cellulari e tablet ai minori di 11 anni.
La proposta di San Marino
La proposta, avanzata dal Congresso di Stato, l’organo governativo di San Marino, mira inizialmente a vietare l’uso di questi dispositivi nelle scuole elementari e medie. Il Parlamento rispondendo a una proposta di legge proveniente dai cittadini, ha ratificato l’iniziativa qualificando la situazione come “un’emergenza educativa e sociale ormai insostenibile”.
La richiesta di una maggiore regolamentazione è scaturita da un gruppo di docenti delle scuole medie subito dopo l’insediamento, indicando la necessità di affrontare una problematica da loro definita come insostenibile dal punto di vista educativo e sociale. Pur ponendo l’attenzione iniziale sulle istituzioni scolastiche, si sta valutando la possibilità di estendere il divieto anche ai luoghi pubblici.
Al momento, i dettagli precisi relativi ai limiti e ai luoghi specifici in cui si applicheranno tali restrizioni per i giovani dotati di dispositivi mobili rimangono da definire. Si attende, infatti, la presentazione della proposta di legge che recepisce l’istanza d’arengo per ottenere chiarezza su tali questioni e delineare i contorni di questa iniziativa legislativa volta a regolamentare l’uso degli smartphone nei confronti degli under 11. La decisione si colloca in un contesto più ampio di crescente consapevolezza riguardo agli impatti sociali ed educativi dell’uso precoce e massivo di dispositivi digitali.
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