di laraguidobono
Si sa, il russamento è un fenomeno molto diffuso nonché fastidioso per chi deve condividere la stessa stanza o lo stesso letto di chi presenta questo problema. Ma da cosa è causato questo fastidio? Può essere ridimensionato? Scopriamolo!
Russamento: tessuti molli e anatomia
Il russamento, in termini scientifici roncopatia, è una condizione, sperimentata da molte persone, che consiste nell’emissione di rumori respiratori anomali durante il sonno. Ma qual è la causa dell’emissione di questo suono roco e fastidioso?
Il russamento è generato dalla vibrazione dei tessuti molli della faringe, ossia palato, ugola, lingua e pilastri palatini, dovuta all’occlusione parziale delle vie aeree superiori. Ciò vuol dire che, a volte, quando dormiamo, l’aria non riesce a fluire attraverso naso e bocca perché trova un “ostacolo“, e quindi i tessuti molli di bocca, naso e gola si “scontrano”, dando origine al fastidioso rumore.
Ma perché avviene questo fenomeno? Come riportato da My Personal Trainer, le cause possono essere molteplici, infatti molte volte è difficile individuare cosa provochi effettivamente il russamento. Tra le più frequenti, troviamo la rinite e la sinusite, i polipi nasali e le apnee notturne, che ostruiscono le vie aeree, rendendo il passaggio dell’aria più complicato.
Anche l’avanzare dell’età favorisce il russamento, visto che avviene una perdita del tono muscolare con conseguente costrizione delle vie aeree. Spesso si russa anche per mere ragioni anatomiche, come la deviazione del setto nasale e l’ipertrofia adenotonsillare.
Alcol, farmaci e obesità
Anche l’alcol e alcune categorie di farmaci possono portare al russamento, in quanto generano un certo rilassamento muscolare. È inoltre risaputo che anche chi si trova in condizione di obesità o di sovrappeso è più propenso a soffrire di roncopatia, in quanto l’accumulo di adipe nelle regioni superiori del corpo può ostacolare parzialmente la respirazione.
Un ulteriore fattore di rischio è il sesso, infatti, prima della terza età, circa il 40-45% degli uomini soffre di roncopatia, contro il 20-25% delle donne. Tuttavia, questi due numeri tendono ad avvicinarsi molto l’uno all’altro con il raggiungimento della menopausa nelle donne, in quanto i cambiamenti ormonali da essa portati provocano un aumento del disturbo del sonno in questione.
Quindi, abbiamo imparato che, se da un lato il russare nella maggioranza dei casi non dipende da noi, in altri casi può derivare dai nostri comportamenti, che potremmo di conseguenza modificare per porre fine al nostro malessere.
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