di Enrico Tiberio Romano
Un incidente avvenuto sull’isola a Nord della Nuova Zelanda, più precisamente sul Monte Taranaki poteva finire in tragedia come ha spiegato anche la polizia locale. Il protagonista della vicenda sarebbe infatti scivolato mentre scalava la montagna, cadendo nel vuoto sotto gli occhi dei compagni che subito hanno temuto il peggio.
Il salvataggio miracoloso in Nuova Zelanda
Poco dopo le 12 di sabato 9 settembre un uomo è riuscito a sopravvivere “miracolosamente” a una caduta di circa 600 metri, il doppio della torre dello Shard di Londra, riportando soltanto delle lievi ferite dopo un lungo volo sul fianco della montagna. Le stesse autorità locali descrivono come l’uomo sia stato incredibilmente fortunato: a salvarlo infatti sarebbero state le condizioni climatiche favorevoli che hanno permesso lo scioglimento dei ghiacci facendolo così atterrare nella neve.
Lo scalatore faceva parte di un gruppo che aveva intenzione di raggiungere la vetta del Taranaki. La BBC riporta le parole della polizia ai media locali: “Dopo aver visto il loro compagno scivolare giù dalla montagna e scomparire dalla vista, un altro membro del gruppo è sceso per cercare di localizzarlo.” Fortunatamente in quel momento anche un membro del team di soccorso era presente in loco ed ha aiutato a rintracciare l’uomo. Nessuno però, dopo oltre 600 metri di caduta, pensava di trovarlo vivo e vegeto!
Questo rilievo ha la fama di essere tra i più mortali della Nuova Zelanda a causa della sua complessa struttura e del rapido cambiamento delle condizioni meteo nella zona. Nel 2021 infatti una coppia di scalatori aveva perso la vita precipitando dall’esatto punto da cui è caduto l’alpinista: i due non erano stati altrettanto fortunati.
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