di Cristian Castellini
La sera del 20 maggio 2023 l’arbitro Anthony Taylor ha decretato la fine di Nottingham Forest–Arsenal. Il risultato di 1-0 ha avverato i sogni di salvezza per i “Garibaldi Reds“, ma allo stesso tempo ha consegnato matematicamente la Premier League in mano a Gündoğan e compagni. Il Manchester City è diventato campione di Inghilterra con una giornata di anticipo, distruggendo i cuori dei “Gunners” che hanno occupato la cima della classifica per la maggior parte della stagione.
Quella che poteva diventare un’annata disgraziata per gli uomini di Pep Guardiola può trasformarsi nella più dolce di sempre. Con la Premier già in bacheca, il Manchester City affronterà i rivali dello United in finale di FA Cup sabato 3 giugno, e l’Inter il 10 dello stesso mese a Istanbul per l’ultimo atto della Champions League. Due squadre sulla carta abbordabili per la rosa più forte al mondo che si appresta a centrare uno storico treble.
L’ambizione di una grande squadra
Poche formazioni nella storia del calcio sono state così complete. Le migliori squadre del passato, se “resuscitate”, potrebbero essere sconfitte da questo Manchester City. Un “cyborg” in area di rigore come Haaland, talenti incredibili a centrocampo fra De Bruyne, Bernardo Silva e İlkay Gündoğan, con una solida difesa guidata da Ederson fra i pali. L’unico punto carente di questa rosa sta sulle fasce, dove mancano terzini di ruolo soprattutto dopo i saluti di Cancelo (almeno per questa stagione). Un genio tattico come Pep Guardiola però è riuscito a ovviare questa mancanza riportando in voga un modulo quasi dimenticato come il 3-2-4-1, il quale agevola i suoi palleggiatori nel compito di dominare il possesso.
Da quando è stato approntato questo sistema di gioco il City è diventato inarrestabile. Dopo un inizio di stagione non entusiasmante, che ha lasciato speranze concrete all’Arsenal per la vittoria della Premier, quella che sembrava una corazzata colpita e arresa ha teso un’imboscata formidabile ai “Gunners“, che hanno finito le munizioni per difendersi prima dei “Blue Moon“. Infatti la partita che ha segnato la svolta nella stagione del Manchester City è stata la trasferta proprio contro l’Arsenal a Londra, dove Pep è riuscito a imporsi su Arteta per 1-3. E il ritorno all’Etihad ha definitivamente chiuso le danze: 4-1, con i londinesi dominati in lungo e in largo.
Una squadra spumeggiante, in forma e vincente, che ha schiantato anche i “Re d’Europa” del Real Madrid per 4-0, dimostrando di essere la formazione più forte al mondo.
Gli unici scogli verso il treble
Se la Premier League è già stata conquistata, tutt’altro discorso va fatto per FA Cup e Champions League. Manchester United e Inter, due squadre simili per valore e rendimento della rosa, ma che allo stesso tempo giocano in maniere totalmente diverse, attendono Pep al varco.
United
I “Red Devils“, una delle squadre più blasonate e tifate al mondo, hanno molti motivi per complicare la vita ai rivali cittadini. Con la finale di FA Cup si decide la squadra dominante a Manchester in questa stagione. I due derby di campionato sono finiti 6-3 per il City e 2-1 per lo United al ritorno, e questo è lo spareggio per capire di quali colori dovrà tingersi quella che a tutti gli effetti è la capitale del calcio inglese. La storia contro il potere del presente, Erik Ten Hag contro Pep Guardiola; si prospetta una partita avvincente, tesa e tutto fuorché scontata, nonostante negli ultimi derby il City abbia dimostrato di essere superiore, anche in caso di sconfitta. Vedremo se l’atmosfera di Wembley equilibrerà i pronostici.
Inter
Contro i nerazzurri la sfida si fa ancora più imprevedibile. Non sul piano del valore fra le rose, dato che i “Citizens” sono evidentemente superiori alla “Beneamata“, ma per il fatto che le due squadre non si siano mai incontrate prima d’ora, escludendo due amichevoli nelle estati del 2010 e del 2011. All’epoca le due società avevano formazioni totalmente diverse: da una parte l’Inter uscente dalle glorie del Triplete, dall’altra un neonato City nel periodo di prove generali prima di diventare una corazzata.
Oggi è indubbio che i nerazzurri partano con gli sfavori del pronostico, ma l’impianto tattico di Simone Inzaghi è un’incognita per i “Blue Moon“. L’Inter inoltre parte “leggera” mentalmente; nessuno si aspettava Lautaro e compagni in questa partita, e il raggiungimento della finale è già un sogno. Per il City invece questo match è l’occasione della vita, imperdibile per agguantare il trofeo già sfuggito nel 2021 contro il Chelsea. Un’occasione che capita poche volte, ma occhio a sottovalutare una squadra che nelle partite cruciali non si è mai fatta trovare impreparata…
Conclusione
Le probabilità che il Manchester City ottenga l’agognato treble sono alte. United e Inter saranno agguerrite, ma non così imbattibili per la “Yamato” del tecnico catalano. Mancano solo due passi, ma occhio a gestire la pressione, Pep…
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