Vecchio Cellulare (@Shutterstock)
Quarant’anni fa, il 6 marzo 1983, appariva nei negozi il primo prototipo di cellulare: il DynaTac 8000x di Motorola. Ben lontano dai telefoni di oggi, il DynaTac era difficile da maneggiare, dalla forma stretta e lunga, dal peso elevato (circa un chilogrammo), con poca autonomia e dal costo elevato. Quel giorno senza che ce ne accorgessimo iniziò una nuova era rivoluzionaria, quella del telefono cellulare che ha cambiato per sempre le nostre vite.
Il salto in avanti che ha fatto la tecnologia in soli 40 anni è davvero considerevole. Per arrivare ai nostri dispositivi sottili, all’avanguardia, in grado di connettersi alla rete Internet e dotati di fotocamere avanzate, si è partiti da tutt’altro. Il primo Motorola infatti era lungo ben 25 cm per un peso di 800 grammi. Il DynaTac (acronimo di Dynamic Adaptive Total Area Coverage) era un cellulare con una tastiera numerica a toni e un piccolo display, riusciva a memorizzare al massimo 30 numeri telefonici e consentiva solamente mezz’ora di telefonate.
La cosa che più stupisce del primo esemplare di telefono cellulare è però il prezzo: quasi 4mila dollari (circa 3.700 euro). In totale ne furono venduti 300mila modelli e uno di questi venne utilizzato da Michael Douglas nel film Wall Street del 1987.
Già dieci anni prima, nel 1973, Motorola si era lanciata in questa nuova sfida tecnologica. Nell’aprile di quell’anno l’ingegnere Martin Cooper, mentre si trovava sulla Sixth Avenue di New York, era riuscito a realizzare la prima storica chiamata senza fili. A partire dagli anni Ottanta il cellulare cominciò a diffondersi sempre più arrivando in sette anni tra le mani di un milione di utenti. Oggi ormai è un oggetto che, pur enormemente evoluto, è nelle mani di tutti noi, un vero e proprio protagonista delle nostre vite. Chissà se quel giorno sospettavano che il cellulare avrebbe fatto tanta strada…
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