Il 29 febbraio non sarà mai un giorno come gli altri a causa della sua unicità, ma quali sono le origini e le curiosità legate alla ricorrenza dell’anno bisestile? Scoprilo in questo articolo dove cerchiamo risposte anche nell’antichità.
Come in molti già sapranno l’anno bisestile nasce dalla necessità di smussare le imprecisioni dei vari sistemi per misurare il tempo, in particolare l’anno di 365 giorni da 24 ore trascura le ultime 6 ore necessarie per completare la rivoluzione attorno al sole. Com’è facile comprendere dunque, ogni 4 anni al calendario si aggiunge un giorno per far rientrare nei conti quelle ore perse.
Nel 46 a. C. il calendario giuliano fu inaugurato da Giulio Cesare assumendo che ogni anno fosse di 365 giorni, ed incluse ogni quattro anni un anno di 366 giorni che recuperasse le ore di scarto rispetto all’anno solare. Il nome “bisestile” trae origine proprio da queste radici latine e deriva dal fatto che un tempo questo giorno in più si inseriva prima delle calende di marzo (24 febbraio) e lo chiamavano “bis sexto kalendas Martias” che successivamente divenne “bisesto”.
Passando alle curiosità invece, il detto “anno bisesto, anno funesto” nasce per il carattere eccezionale degli anni da 366 giorni, e ai tempi dei romani febbraio era il mese dei morti, per cui prolungarlo non sembrava attirare energie positive. Indagando nella storia poi scopriamo che la data del 29 febbraio è legata a grandi catastrofi come l’incendio di Londra del 1666, il naufragio del Titanic del 1912, l’inizio delle persecuzioni alle streghe di Salem del 1692 ed il 2020, di cui sarebbe superfluo parlare.
Nei Paesi di cultura anglosassone per secoli il 29 febbraio è stato considerato un giorno privo di legge, uno strappo alla quotidianità da celebrare. In Irlanda in particolare si sviluppa la tradizione del Bachelor’s Day, giorno in cui Santa Brigida avrebbe chiesto a San Patrizio questo “strappo alle regole” per premiare la pazienza delle fidanzate in attesa e consentire loro di chiedere la mano dei fidanzati.
I leapers invece sono tutti quelli che sono nati il 29 febbraio di un Leap Year, termine inglese per indicare l’anno bisestile. Questi “fortunati” avevano una sola possibilità su 1.461 di nascere nel Leap Year Day.
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