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YouTuber giapponese condannato a 2 anni di carcere per violazione del copyright

di Lorenzo Fazio

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Con l’avvento dei social network e di piattaforme come YouTube e Twitch, si è più volte parlato dell’importanza di una rigida regolamentazione delle leggi sul copyright. Il diritto d’autore, insomma, è messo particolarmente a rischio in questa era di digitalizzazione, il che ha portato a delle nuove regolamentazioni. E proprio riguardo a questo argomento, in Giappone, ha appena avuto luogo un evento senza precedenti. Per la prima volta, un uomo è stato condannato al carcere per aver violato leggi sul copyright. Ma cosa è successo esattamente?

In carcere per aver caricato dei gameplay della visual novel di Steins;Gate

A maggio 2023, lo youtuber 52enne Shinobu Yoshida è stato arrestato a Nagoya, in Giappone, con l’accusa di aver violato leggi sul copyright. Accuse mosse dalla Content Overseas Distribution Agency (CODA), a cui Yoshida ha risposto ammettendo tutte le proprie colpe, in data 2 agosto. Ecco che oggi, 7 settembre, questa vicenda ha visto la propria conclusione: lo youtuber ha ricevuto una condanna a 2 anni di carcere e a una multa di 1 milione di yen (circa 6400 euro), presso il tribunale distrettuale di Sendai. Ma cosa riguardavano queste accuse?

Copyright (@Pixabay)

Shinobu Yoshida avrebbe caricato sul proprio canale YouTube dei video gameplay della visual novel Steins;Gate My Darling’s Embrace e l’anime dello stesso Steins;Gate e di SPY x FAMILY. Yoshida avrebbe ammesso di sapere che i suoi upload fossero contro le leggi sul copyright, e proprio per questo il CODA sarebbe stato intransigente.

“Sebbene sapesse di violare il copyright, ha continuato a pubblicare a scopo di lucro” ha dichiarato l’agenzia. Nel loro rapporto, i rappresentanti della CODA hanno anche definito tali video come dei “contenuti veloci”, sottintendendo uno scarso sforzo creativo da parte del content creator, che quindi avrebbe semplicemente ricaricato su YouTube un prodotto di cui non possedeva i diritti. È particolarmente curioso, oltretutto, notare come il CODA si impunti, a più riprese, sul fatto che tali video contenessero anche degli spoiler. “Espongono il nucleo centrale di un’opera di carattere narrativo” affermano gli agenti della CODA indispettiti.

Come dichiarato anche dall’agenzia, anche noi riteniamo si tratti di un “grande traguardo” per la legislazione sul diritto d’autore … ma è impossibile non farci qualche domanda riguarda l’entità della pena. Due anni di carcere non sono forse una pena fin troppo punitiva per una violazione di copyright? Certamente Yoshida ha infranto una legge, addirittura in maniera consapevole, ma è si merita davvero una punizione così severa? E voi cosa ne pensate?

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