di Alessandro Mazzolini
Migliaia di persone nude (o quasi) in bicicletta per le strade di Londra: è così che l’11 giugno scorso si è svolta la “World Naked Bike Ride“, una manifestazione annuale alquanto particolare, con lo scopo di sostenere i diritti dei ciclisti e protestare contro le emissioni dannose prodotte dai mezzi di trasporto.
Corsa nudi in bicicletta: storia e finalità dell’evento
La prima edizione della WNBR si tenne nel 2001 a Saragozza, e poi si diffuse in numerosissime città dopo la sua ufficializzazione nel 2004: al momento è considerata la più grande manifestazione di protesta basata sul nudo, essendo presente in circa 120 città e 40 Stati. L’evento è poi approdato anche in Italia, con quattro edizioni che si sono tenute a Torino dal 2010 al 2013.
Le finalità della manifestazione possono essere varie: le motivazioni principali che spingono le persone a partecipare sono la sicurezza dei ciclisti e la diminuzione delle emissioni prodotte dai veicoli, ma non manca chi presenzia per sentirsi più libero con il proprio corpo, o per passare una giornata diversa dalle altre. Nonostante si tratti di una protesta, il carattere dell’evento risulta comunque molto gioioso e allegro.
Contrariamente a ciò che si può presupporre, per partecipare alla manifestazione non è necessario essere nudi o in bicicletta. Il mezzo di trasporto è a discrezione del partecipante, con un unico requisito: che sia a emissioni zero, come gli skateboard, i pattini o i monopattini. Non ci sono discriminazioni nemmeno per la scelta dell’outfit: si può essere completamente nudi, seminudi, vestiti o con il corpo dipinto. Per vivere meglio l’esperienza è comunque consigliato indossare meno vestiti possibile.
Problematiche della manifestazione
Nonostante l’importante successo che la World Naked Bike Ride ha ottenuto, non è ancora accettata ovunque. Questa insolita manifestazione gode infatti di tolleranza completa solo in poche Nazioni come il Regno Unito, mentre altrove il nudo integrale è vietato. A causa di ciò, a Chicago due uomini sono stati multati di 300 euro; in Italia invece sono sorte spesso lamentele da parte degli agenti di sicurezza, che intimarono i partecipanti a indossare almeno la biancheria. Un altro spiacevole inconveniente avvenne nel 2015 a Canterbury, dove un uomo, all’inizio della corsa, fu sanzionato per essere in evidente stato di eccitazione.

World Naked Bike Ride (@Shutterstock)
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